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Scarmagno 7 gennaio. Nel tradizionale Cross di Scarmagno buoni piazzamenti per Diego Vairos e Marco Dovana che giungono al traguardo rispettivamente in 13ª e 25ª posizione.
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autore: Hermes Perotto
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Aosta 14 gennaio. Ancora piuttosto esiguo
il numero di partecipanti a questo secondo appuntamento al Palaindoor di Aosta
ed è un vero peccato perché obiettivamente esistono tutti i presupposti per
ottenere buoni risultati.
La conferma viene proprio dai nostri atleti che
riescono tutti a migliorare i propri personali indoor senza peraltro ancora aver
raggiunto il meglio della preparazione.
Julien Pramotton, nella gara ad ostacoli si
migliora sia in batteria, sia in finale e si toglie la piccola soddisfazione di
salire sul gradino più alto del podio. Miglioramenti anche per Nicole Bonin, sempre sui 60 ostacoli; per Elisa Balagna nel salto in lungo e per Nicole Rat e Donatello Bevilacqua nel getto del peso.
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Cirié 14 gennaio. Prosegue la preparazione invernale dei nostri runners. Altro positivo testo per Diego Vairos e Marco Dovana nel Cross di Cirié. Diego si piazza al 12 posto della classifica assoluta mentre Marco ottiene un ottimo 17°. Esordio infine per il neo tesserato Maurizio Bettari che chiude al 25 posto.
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autore: Cristina Ratto
Donnas 21 gennaio. Un bel sole caldo e un
percorso vario che si snodava fra i prati adiacenti lo Stadio Crestella hanno
richiamato a questo appuntamento un gran numero di podisti.
Per i nostri
colori buone prove per l'allievo neo-tesserato Soufiane Boukhlik che ottiene la medaglia
d'argento, per i due senior Diego Vairos
(3° classificato) e Marco Dovana (7°
classificato) ai quali si aggiunge l'esordio del neo-tesserato Flavio Martignene per una classifica di club
che ci vede al terzo posto della graduatoria; bene la squadra allieve che
conquista la vittoria di club con Stefania
Perucca (4ª), Alice Volpi (6ª) e Nicole Bonin (7ª). Buona prestazione,
inoltre, del simpatico Thiago
Parisio nel cross corto.
Ottimi i giovanissimi Luca Merli e Corinne Challancin, vincitori delle prove
riservate agli esordienti B; bravi Roberto
Ravo (2°), Carol Peretto (3ª) e Claire Challancin (4ª) fra gli esordienti A.
Bene Nicole Nones (3ª) fra le ragazze e
Martina Cagnino (4ª) e Alexandra Cagnino (5ª) fra le cadette.
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autore: Hermes Perotto
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Aosta 3 febbraio. Con un totale complessivo
di 14 titoli siamo il club che ha messo nel proprio carniere il numero maggiore
vittorie in questa edizione dei campionati indoor.
Il merito va in gran parte
al gruppo degli allievi che hanno portato a casa ben 8 titoli, a livello
assoluto ne abbiamo conquistato 4 mentre 2 sono quelli relativi alla categoria
promesse.
Oltre ai titoli va sottolineato che sono stati ben 12 i primati
personali migliorati dai nostri portacolori e questo è un chiaro segnale che il
lavoro di preparazione sta procedendo nel migliore dei modi.
Dalila
Stevenin, nel salto con l'asta, è tornata a superare i 3m40, ma l'abbiamo
vista affrontare i 3m55 con bella decisione e fallirli di un soffio; nel salto
in lungo non ha avuto rivali in grado di impensierirla e si è aggiudicata la
prova con 5m13.
Patrick Actis Perinetto
si è imposto agevolmente nel salto triplo con il suo nuovo 'personale indoor' di
11.76, mentre Alessandro Vuillermoz ha
avuto la meglio nel salto in lungo con la misura di 6m05 (suo nuovo limite
indoor).
Fra gli allievi vittoria sui 60hs e nel salto in
lungo di un ottimo Stefano Cresto capace
di migliorarsi in entrambe le gare (9.08 sugli ostacoli e 5m59 nel lungo); due
vittorie anche per un bravissimo Alex
Bellocchia: 60m piani col nuovo personale di 7.67 e getto del peso col
'personal best' di 8.34 e ancora pregevole 'bis' per Manuel Challancin nel salto con l'asta
(personale indoor a 2m60) e nel salto triplo (nuovo limite indoor con 10.53);
per Nicole Bonin successo sui 60hs in
10.61, per Dénise Nones un positivo
ritorno alle gare con la vittoria nel salto in lungo con 4m23 e il nuovo limite
personale sui 60 piani con 8.94.
Due titoli di categoria vanno alla 'promessa' Davide Bonin, il primo sui 60 piani con 7.53
e il secondo nel salto in lungo con 5m61.
Per Elisa Balagna, pur rimasta senza titoli, c'è
comunque la soddisfazione di portare a casa due bei primati personali: uno sui
60 piani con 9.10 e uno nel salto in lungo con 4m22 e la consapevolezza di
essere in grande progresso tecnico e agonistico; per Alice Volpi, la più giovane del gruppo
allieve, un bel primato personale sui 60 ostacoli con 10.91. Infine, ancora un
primato personale indoor va al 'tecnico-atleta' Simone Lingeri nel getto del peso con 8m96.
autore: Hermes Perotto
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Pollein 4 febbraio. Poche le notizie che abbiamo ricevuto da Pollein per questa edizione dei campionati regionali di corsa campestre. Di sicuro possiamo annoverare la bella vittoria fra gli allievi del simpatico Soufiane Boukhlik che si è imposto sui 5 chilometri della sua prova. Fra le allieve (4 km) Stefania Perucca ha conquistato una bella medaglia d'argento, mentre fra i master (6 km) Ugo Perucca ha ottenuto la sesta posizione in classifica.
autore: Hermes Perotto
L'Auditorium comunale di Nus ospiterà venerdì prossimo, 16 febbraio, con inizio alle ore 18, la Festa dell'Atletica Valdostana. Molti i nostri atleti che saliranno sul palco: per la categoria assoluta verrà premiata Dalila Stevenin, 4ª classificata ai campionati italiani promesse; per la categoria allieve riconoscimento per la primatista valdostana di lancio del martello Nicole Rat; per le cadette premio per Alice Volpi (prima classificata nel Trofeo promozionale per le specialità della velocità e degli ostacoli); per le ragazze premi per Nicole Nones e Anna Covolo, mentre per i ragazzi sarà Alessandro Servalli a salire sul podio. Premio di classifica anche per Erika Nones fra gli esordienti e premio di partecipazione per tutti gli altri esordienti che hanno preso parte ad almeno una gara nel corso della passata stagione.
Due particolari riconoscimenti verranno consegnati anche ai nostri tecnici Nadia Gonippo Piatti per il settore assoluto e Marina Fey per il settore promozionale.
Nel corso della manifestazione verranno inoltre consegnate le maglie di campione regionale agli atleti che hanno preso parte ai campionati indoor e di cross della stagione 2007.
autore: Hermes Perotto
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Aosta 11 febbraio. Nonostante la scarsa partecipazione di atleti di fuori regione che un poco ha penalizzato il livello agonistico, i nostri ragazzi hanno saputo trovare stimoli e risorse per migliorarsi ancora. In particolare Stefano Cresto nella gara dei 60 ostacoli a 0.91 ha saputo cogliere un pregevole 8.92 abbassando di ben 16 centesimi il suo fresco personale. La sfida tutta in casa ha consentito anche a Julien Pramotton di scendere sotto il muro dei 9 secondi e ottenere così il primato personale di 8.95. Per lui il rammarico di una partenza davvero da dimenticare che lo ha portato sulla prima barriera in notevole ritardo. Per i due allievi il minimo di partecipazione ai campionati italiani non sembra più così lontano. Resta una settimana per provarci.
Nella velocità senza barriere Stefano, non pago dell'ottimo risultato, si è poi regalato il nuovo primato personale con 7.70 dimostrando anche un'ottima tenuta di gara (per lui 4 gare in totale).
Sempre in campo maschile due ottime prove per Alessandro Vuillermoz che fissa i sui nuovi primati sia sui 60 metri con 7.81 che nel salto in lungo con la misura di 6.09.
Nel salto in alto torna in gara dopo un periodo di stop, causa festa dei coscritti, Andrea Servalli che non va oltre la misura di 1.70.
In campo femminile da rilevare la costante crescita di Dénise Nones che sulla pedana del salto in lungo sta ritrovando i giusti stimoli e le sensazioni corrette: per lei un buon 4.50. A dimostrazione poi della ritrovata tenuta di gara, ha anche corso la finale dai 60 metri in 9.05.
Sempre in gara sugli ostacoli e sui 60 Alice Volpi si conferma sui suoi livelli chiudendo le 2 prove rispettivamente in 10.92 e 9.09. Anche per lei 4 prove corse.
Infine Nicole Rat impegnata nel peso che davvero non riesce a digerire chiude la sua prova con 7.95. L'attendiamo a ottimi risultati nei lanci lunghi (disco e martello) dove in allenamento ha dimostrato di valere già il minimo per gli italiani outdoor.
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autore: Cristina Ratto
Pont-Saint-Martin 16-20 febbraio. Il Carnevale di Pont-Saint-Martin ha visto numerosi nostri atleti e alcuni nostri dirigenti impegnati su vari fronti: personaggi storici, corsa delle bighe, gruppi mascherati e, naturalmente, collaborazione organizzativa. In questi giorni ci siamo immersi in questa atmosfera di divertimento e siamo certi che lo spirito ne trarrà giovamento.
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autore: Hermes Perotto
Aosta 24 febbraio. Pochi atleti impegnati questo week-end sui campi di gara. Molte le assenze dovute anche ai postumi dei festeggiamenti carnevaleschi. Ad Aosta hanno gareggiato Andrea Servalli che ha ottenuto il primato personale indoor nella gara del triplo con la misura di 11.64 per poi correre i 60 in 8.32. Meno fortunata la partecipazione della nostra astista Dalila Stevenin che è incappata in tre nulli alla misura di entrata di 3.30.
Ivrea 25 febbraio. Un solo rappresentante al 6° Cross MaaM di Ivrea. Si tratta dell'allievo Soufiane Boukhlik che si è ben difeso sui 5 km del percorso chiudendo la gara in 24ª posizione anche se successivamente non inserito in classifica poiché la manifestazione era valida per il solo campionato piemontese di corss.
autore: Cristina Ratto
Aosta 4 marzo. L'ultimo appuntamento indoor per le categorie assolute ha visto una partecipazione piuttosto ridotta, ma registriamo diversi buoni risultati per i nostri atleti.
Spicca, in particolar modo, la continua crescita tecnica di Stefano Cresto che si migliora nel salto in lungo portando il proprio personale a m 5.78 mentre sui 60hs si conferma sui buoni livelli sin qui raggiunti.
Due primati personali anche per Dalila Stevenin che, messa da parte l'asta, si dedica al salto in lungo e ai 60hs ottenendo i propri limiti indoor in entrambe le specialità.
Anche per Andrea Servalli arriva il nuovo personale sui 60m piani, mentre per Simone Lingeri il personale sui 50m sottolinea una crescita del suo stato di forma che viene confermato anche nella gara dei 60m.
Infine cresce prestativamente anche la simpatica Dénise Nones che avvicina i propri limiti sia nel salto in lungo, sia nei 60 piani, lasciando ben sperare che il periodo nero sia soltanto più un brutto ricordo.
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autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Cristina Ratto
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Pasqua 2007. Un sincero augurio di Buona Pasqua ai nostri atleti, ai tecnici, ai dirigenti, agli amici e ai loro cari.
autore: Hermes Perotto
autore: Cristina Ratto
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Aosta 21 aprile. Si è aperta ufficialmente l'attività promozionale con questo appuntamento che si è svolto in una giornata particolarmente bella e calda. Il campo scuola di Aosta è stato preso d'assalto da uno stuolo di giovanissimi partecipanti che ha messo un po' in crisi l'organizzazione senza però creare particolari disagi. Una trentina di nostri atleti ha così iniziato la stagione su pista e il buon numero di presenze è senza dubbio il fattore maggiormente positivo oltre, naturalmente, ai primi buoni risultati che sono arrivati regalandoci ben 29 nuovi primati personali (senza contare le gare degli esordienti per i quali è ancora prematuro parlare di primati e di migliori prestazioni).
Per quanto riguarda questa categoria però non tralasciamo certamente di sottolineare le prove delle piccolissime Corinne Challancin e Martina Bottan (al suo esordio in gara) e quelle delle un po' più grandicelle Claire Challancin e Erika Nones che già lasciano intravedere una buona predisposizione per le competizioni, classificandosi rispettivamente al secondo e terzo posto nel triathlon (50-vortex-600)
Nella categoria ragazze ottime prove per Nicole Nones, per Alessandra Ammoni e per Alessia Annovazzi che, nelle tre competizioni a cui hanno preso parte (60-lungo-peso) hanno tutte e tre migliorato i propri limiti personali ottenendo rispettivamente la prima, la seconda e la quarta piazza nel triathlon.
Simone Bottan è stato l'unico nostro rappresentante della categoria ragazzi e, sebbene al primo anno di categoria, si è difeso egregiamente ottenendo due primati personali sulle tre gare a cui ha preso parte. La classifica finale nel triathlon (60-lungo-peso) lo vede in terza posizione.
Fra le cadette esordio in gara per Melany Pinet che ottiene un buon terzo posto sugli 80m, Lucrezia Alessi si cimenta per la prima volta nel giavellotto (primo posto) e sugli 80m mentre le gemelline Martina e Alexandra Cagnino si dedicano con successo ai 3 km di marcia piazzandosi rispettivamente al primo e secondo posto.
Fra i cadetti Davide Annovazzi si aggiudica la gara di giavellotto e coglie il terzo posto sugli 80m.
A contorno delle gare promozionali sono scesi in pista anche gli atleti delle categorie maggiori. Fra le allieve Nicole Rat continua la sua serie di miglioramenti portando il proprio limite nel lancio del disco per la prima volta al di sopra dei 30m e mettendosi in tasca anche il secondo 'minimo' per la partecipazione ai campionati italiani; migliorano i propri personali anche Giulia Vesan e Alice Volpi sui 400 ostacoli, Nicole Bonin ed Elisa Balagna sui 200m e Stefania Perucca sugli 800m.
Fra gli allievi un po' di delusione per Julien Pramotton che si 'blocca' sul secondo ostacolo dei 400 e non porta a termine la gara. Poco dopo scatena la propria rabbia correndo un buon 200 che migliora il proprio personale di quasi un secondo e trascina al 'personale' anche il compagno di squadra Alex Bellocchia. Sugli 800 Soufiane Boukhlik mette in fila tutti gli avversari e si aggiudica la gara pur risparmiandosi un po' troppo nella seconda parte.
Molto bene, fra le juniores, Nicole Navillod che si migliora sui 200m scendendo al di sotto dei 27 secondi. Nella stessa gara miglioramento anche per Valentina Perucca.
Andrea Servalli nel salto in alto juniores sfiora l'asticella a m. 1.80, ma non riesce nell'intento di superarla: peccato, lo meriterebbe veramente! Assistiamo poi al buon esordio di Eric Prola sui 200m e al quasi esordio sugli 800m di Thiago Parisio.
Infine, torna a calcare le pedane, per la sua terza 'giovinezza', il lanciatore Gianpietro 'Gianpi' Del Pesco che si aggiudica la gara di disco.
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
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Donnas 5 maggio. Oltre 200 partecipanti a questa seconda prova del Trofeo promozionale che prevedeva la disputa di competizioni di staffetta per tutte le categorie alle quali si è aggiunta successivamente, su richiesta delle società interessate, una prova di salto con l'asta maschile e femminile.
Festival delle Staffette, dunque, e festa è stata per grandi e piccini che hanno animato con l'entusiasmo dei più giovani e con la passione dei più 'vecchi' questo pomeriggio di bella atletica allo Stadio Crestella di Donnas.
Si inizia con la staffetta 4x100 e, nella categoria ragazze, bella vittoria per la nostra formazione composta da Ammoni-Nones-Covolo-Annovazzi.
Primo posto anche fra le cadette con le brave Alessi-Cagnino A-Cagnino M-Pinet.
La categoria allievi vede imporsi le nostre due squadre sia in campo femminile (Volpi-Vesan-Bonin-Balagna), sia in quello maschile (Pramotton-Cresto-Boukhlik-Bellocchia). Per questi ultimi il successo è doppio in quanto la loro prestazione tecnica risulta essere la migliore in assoluto, non lontano dal 'minimo' per la partecipazione ai campionati italiani di categoria.
La 4x100 femminile assoluta ci trova al terzo posto in classifica, ma per Bosonin-Navillod-Cimalando S-Stevenin bisogna attendere la decisione del Comitato regionale, perché, sulla base del regolamento federale, le due formazioni che si sono classificate ai primi due posti, non erano in regola con le norme.
In campo maschile, vittoria assoluta - come già detto - per la nostra formazione 'allievi' che ha avuto la meglio sulla formazione 'senior' (Vuillermoz-Lingeri-Servalli-Prola).
Le staffette di mezzofondo, riservate esclusivamente alle categorie giovanili, vedevano i 'ragazzi' impegnati nella 3x800 e i cadetti nella 3x1000. Fra le ragazze le nostre Nones-Covolo-Annovazzi conquistavano la medaglia d'argento, imitate, poco dopo, dalle cadette Cagnino M-Cagnino A-Pinet.
Nella 4x400 allieve ed allievi successo ancora per le nostra compagini: Volpi-Vesan-Bonin-Perucca S. in campo femminile e Pramotton-Cresto-Boukhlik-Bellocchia in campo maschile. A livello assoluto, medaglia d'argento per Navillod-Perucca V-Cimalando S-Cimalando O fra le donne e medaglia di bronzo per gli uomini Servalli-Ferrat-Lingeri-Prola.
Senza titolo in palio, le staffette per gli esordienti hanno sicuramente vinto il campionato della simpatia, coinvolgendo genitori, allenatori e pubblico con il loro entusiasmo. Nella 4x50 della categoria A (i più grandicelli) vittoria per la nostra formazione 'tutta femminile' Challancin-Nones-Carpino-Peretto; nella categoria B e C (i piccolissimi) bella medaglia di bronzo per le nostre minibaby Challancin-Bottan-Challancin A-Minerdo).
In chiusura di riunione spazio anche per una competizione di salto con l'asta riservata alle categorie assolute. In campo femminile successo di Dalila Stevenin che supera la misura di 3.20, fallendo poi di un nulla la successiva prova a 3.50.
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autore: Hermes Perotto
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Pont-Saint-Martin 10 maggio. I titoli dei 'media' valdostani hanno riportato a caratteri cubitali la conquista da parte dell'Atletica Calvesi di ben 8 titoli regionali di staffetta, mentre a noi del Pont Donnas 'in piccolo' sono stati attribuiti 'solo' 7 titoli.
A parte il fatto che la differenza non era poi così ampia, è sfuggito a chi ha redatto il comunicato stampa che la squadra allievi del Pont Donnas ha conquistato in un colpo solo due titoli: quello assoluto in quanto giunti sul traguardo prima di tutti gli altri e quello relativo della propria categoria (gli allievi, appunto).
Per cui, a conti fatti, il numero di titoli conquistati è esattamente pari 8 a 8. Questo non vuol assolutamente dire che l'Atl. Calvesi sia meno brava di quanto è, ma vuole evidenziare che siamo bravi anche noi e che meriteremmo anche noi il titolo a carattere cubitale sui 'media'. Questo però, sicuramente potrebbe dare fastidio all'Atl. Cogne che verrebbe esclusa, mentre sono stati bravi anche loro a conquistare tutti i titoli 'master' in palio.
Sarebbe più opportuno, a nostro avviso, che si evitassero titoli di questo tipo e si evidenziasse maggiormente o l'eventuale prestazione tecnica di rilievo o la partecipazione numericamente alta a queste manifestazioni che 'tutto danno e nulla tolgono' a chi profonde impegno e passione per far andare avanti la nostra disciplina.
autore: Hermes Perotto
Torino 12 maggio. Torino ci ha ospitati per
questa prima fase del CdS allievi e allieve e, innanzitutto, riconosciamo al
Comitato regionale Fidal Piemonte l'estrema gentilezza, la cordialità e la
perfetta organizzazione; inoltre ringraziamo il Comitato Piemontese per averci
inserito nelle premiazioni, consentendo così ai nostri atleti che pur
gareggiavano con classifica separata perché appartenenti ad un altra regione, di
poter gustare la soddisfazione di salire sul podio e di ricevere il premio.
Passiamo ora alla cronaca di questa prima giornata
e annotiamo le belle prestazioni dei nostri giovani che hanno 'raccolto' una
medaglia d'oro con Nicole Rat nel lancio
del martello con la misura di 34.62, una medaglia d'argento con Stefano Cresto nei 110 ostacoli con il suo
nuovo primato personale di 16.49; due medaglie di bronzo con Julien Pramotton nei 400 piani nel tempo di
53.11 (primato personale ) e con Soufiane
Boukhlik sui 1500 corsi in 4.17.81 (primato personale).
Quinta piazza per Nicole Bonin sui 100hs (primato personale di
17.46) e per Alice Volpi nel salto in
alto (personale di 1.35); due sesti posti per merito di Stefania Perucca sui 1500 con il tempo di
5.49.75 (personale stagionale) e della staffetta 4x100 allieve (Volpi, Balagna, Bonin e Vesan) che ha ottenuto la prestazione di
56.43.
Ancora primati personali per Donatello Bevilacqua nel lancio del disco
(26.96), per Alex Bellocchia sui 100m
piani (12.33), per Giulia Vesan nei 400
piani (1.11.06) e buone prestazioni per Elisa
Balagna sui 100m (14.51) e Manuel
Challancin nel salto con l'asta (2.40) e nel salto triplo (10.40).
Merita infine una particolare segnalazione l'ottimo
Federico Girodo che, pur ancora in fase
di ripresa dopo l'operazione chirurgica al ginocchio, ha 'dato una mano' alla
squadra dedicandosi al lancio del giavellotto dove ha ottenuto il 'personale' di
27.05.
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autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Pont-Saint-Martin 12 maggio. Una nota redatta a cura dell'Agenzia delle Entrate comunica che il contribuente può decidere di destinare il 5 per 1000 dell'IRPEF alle associazioni sportive dilettantistiche.
Pertanto se fra i nostri atleti, fra i loro genitori, fra i nostri tecnici, fra i nostri dirigenti e fra in nostri amici c'è qualcuno che vuole operare questa scelta lo potrà fare indicando come destinatario l'A.S.D. Atletica Pont Donnas (i nostri dati li trovate nella sezione 'chi siamo' del nostro sito, oppure in fondo a questa pagina). Grazie!
autore: Hermes Perotto
Torino 13 maggio. Seconda giornata dei CdS
allievi e allieve con diverse belle soddisfazioni che i nostri giovani hanno
saputo regalarci. Innazitutto va messa in evidenza la prestazione della 4x400
maschile, composta da Alex Bellocchia, Stefano Cresto, Julien Pramotton e Soufiane Boukhlik, che ha ottenuto il
'minimo' per la partecipazione ai campionati italiani.
La staffetta è stata
l'ultima gara della giornata ed è stata sicuramente la classica 'ciliegina sulla
torta': con il tempo di 3.37.16 i nostri allievi hanno dominato la gara e hanno
conquistato il diritto a prendere parte ai campionati italiani di
categoria.
La manifestazione si è aperta con il lancio del
martello dove Donatello Bevilacqua ha
ottenuto la misura di 23.18 che costituisce il suo primato personale; subito
dopo è stata la volta di Julien Pramotton
che ha affrontato i 400 ostacoli con buona determinazione fermando il cronometro
appena al di sopra dei 60" (1.00.93): per lui vittoria netta e medaglia d'oro;
Alex Bellocchia ha corso i 200 metri
partendo forse un po' troppo 'sparato' perdendo, negli ultimi 50 metri, le
giuste spinte che gli avrebbero sicuramente consentito una prestazione
migliore.
Stefano Cresto, nel salto in
lungo si dimostra in ottima crescita tecnica e agonistica e piazza un ottimo
balzo oltre i 6 metri (6.08) che lo vedono concludere la gara al quarto
posto.
Che dire del sempre più sorprendente Soufiane Boukhlik? Dopo la bella prova di
ieri sui 1500, oggi ha piazzato il suo spunto vincente mettendo in fila tutti
gli avversari e, con il tempo di 2.01.56, è andato molto vicino al limite per i
campionati italiani.
Federico Girodo
anche oggi non ha fatto mancare il proprio apporto alla squadra e, impiegato nel
getto del peso, è riuscito a superare la misura di 8 metri. Per lui è
sicuramente positivo il fatto di poter 'vivere' questi bei momenti con i suoi
amici e di poter riprendere la strada verso il pieno recupero fisico.
Non dobbiamo però dimenticare le nostre allieve che
sono scese in campo a ranghi ridotti, vista l'assenza per motivi di studio di
alcune atlete. Nicole Rat, pur in
giornata non estremamente positiva, conquista la medaglia d'argento nel lancio
del disco con la misura di 26.05; Elisa
Balagna, nel salto in lungo, si deve accontentare di un buon salto a 4.36
ma, a causa di qualche nullo millimetrico, si nega la soddisfazione di una
misura migliore che ormai è in grado di raggiungere.
Per Nicole Bonin i 200 metri sono stati una vera
fatica: a causa di un black-out del cronometraggio, non è stato rilevato il
tempo della sua gara e ha così dovuto ripetere la prova una seconda volta. Siamo
certi che la sua prestazione sarebbe stata migliore del 30.09 conclusivo, però
così è andata! Ci rifaremo la prossima volta...
Infine Alice Volpi, poliedrica atletina al primo
anno di categoria, ottiene un positivo quarto posto nel lancio del giavellotto
con il primato personale di 23.69.
Appuntamento quindi fra quindici giorni a
Biella dove ci sarà sicuramente la possibilità di ulteriori miglioramenti per
tutti.
autore: Hermes Perotto
autore: Cristina Ratto
autore: Cristina Ratto
autore: Cristina Ratto
Aosta 19 e 20 maggio. Altra settimana
dedicata ai campionati di società, questa volta riservati alle categorie
assolute. È questa una manifestazione che suscita ricordi di bei tempi andati
quando con lo squadrone femminile si arrivava alla finale di serie A e con la
squadra maschile ci si qualificava nella finale A1.
Altri tempi, altri obiettivi e, soprattutto, altri
soldi.
Però va bene anche così: ci si diverte lo stesso, c'è meno stress e ci
resta sempre la soddisfazione di riuscire a portare a termine il campionato sia
con la squadra femminile sia con quella maschile che non è cosa di poco conto se
si prendono in esame le difficoltà (assenze per infortunio, assenze per problemi
di famiglia, assenze per studio, per lavoro ecc. ecc.) a cui dobbiamo far
fronte.
Ovviamente dobbiamo ringraziare tutti quegli
atleti che sono stati presenti in queste due giornate e, soprattutto, quelli che
- pur non in perfette condizioni fisiche - si sono impegnati per la squadra e ci
riferiamo in particolar modo a Serena
Cimalando e a Valentina
Perucca.
Esaminando i risultati dei singoli ottima
prestazione per Dalila Stevenin che si
migliora sui 100 ostacoli scendendo al di sotto dei 17 secondi mentre, per
quanto riguarda il alto con l'asta, deve accontentarsi ancora una volta dei
3.30. Molto brava anche Nicole Navillod che ottiene il primato
personale sui 200m con il tempo di 26.60, corre un buon 100m in 13.13 e dà man
forte alla staffetta 4x400 correndo la propria frazione attorno al minuto. Da
sottolineare la vittoria delle nostre formazioni in entrambe le staffette: nella
4x100 grazie ad Oriana Cimalando, Veronica Bosonin, Valentina Perucca e Dalila Stevenin (grande recupero nella sua
frazione) e nella 4x400 per merito di Oriana
Cimalando, Valentina Perucca, Serena Cimalando e Nicole Navillod.
Un grazie particolare ad Anna Sorrentino che ci ha permesso di
'coprire' i necessari risultati per la qualificazione correndo, per la prima
volta, un 5000 in pista. E ringraziamo anche il suo 'fidanzato' Dario Mola che l'ha accompagnata, dividendo
con lei la stessa fatica sui 5000.
Non dimentichiamo poi la disponibilità di Marina Fey che si è dedicata ai lanci del
disco e del giavellotto pur di dare man forte alla squadra così come Oriana Cimalando che è tornata sulla pedana
del triplo pur senza nessuna preparazione specifica. Per concludere il quadro
femminile non ci dimentichiamo naturalmente di Cristina Ratto che, forse, in questa occasione
ha chiuso definitivamente la propria carriera di atleta superando però ancora
una volta il muro dei 30 metri nel lancio del martello (34.10).
Per la squadra maschile le cose si sono messe
subito maluccio con due 'buchi' sui 110hs e nel salto con l'asta che ci hanno
fatto buttare al vento due punteggi e soprattutto hanno messo a rischio la
qualificazione alla fase successiva. Simone
Lingeri e Alessandro Vuillermoz hanno
poi comunque rimediato nell'altra gara individuale (i 400 per Simone e il salto
in lungo per Alessandro).
Non ha tradito le aspettative Andrea Servalli nel salto in alto e nel
salto triplo, così come Eric Prola sui
100 e 200 e poi, insieme ad Alessandro
Vuillermoz e Christian Bordet hanno
corso una buona 4x100 piazzandosi al primo posto.
Sempre in tema di ringraziamenti non possiamo non
citare Marco Dovana, Diego Vairos e Daniele Vallino che, per una volta, hanno
tralasciato le gare podistiche (nel caso di Marco e Diego) e le 'long races'
(nel caso di Daniele) per affrontare rispettivamente gli 800, i 5000 e i 3000
siepi. Bravi!
E un grazie anche a Christian Ferrat che, pur in piena
preparazione per gli esami, non ha fatto mancare il proprio apporto dedicandosi
ad un estemporaneo getto del peso.
Thiago
Parisio ha invece fornito il proprio contributo alla squadra
nella gara dei 1500 e si è ripetuto l'indomani sugli 800 dove è riuscito a
migliorare il proprio personale.
Infine concludiamo la nostra piccola cronaca
con le prestazioni di 'Gianpi' Del Pesco
che è ritornato quest'anno all'atletica per la terza volta nella sua carriera.
Il nostro MM45 (d'età, ma non di tesserino) ha ripreso il suo disco e il suo
giavellotto e li ha scagliati con rinnovato vigore verso un futuro che ci
auguriamo sia ricco di soddisfazioni.
*** Foto 19/05 *** Foto 20/05 *** Video
** Foto M.
Bellantoni (Grazie!) **
autore: Hermes Perotto
Albertville 25 maggio. Trasferta in Savoia per i nostri atleti, approfittando delle giornate calde e soleggiate che questo strano mese di maggio ci sta regalando...
... però, il rischio che si corre è quello di incappare in uno di quei temporali estivi che sono caratterizzati da rovesci d'acqua e da bufere di vento. E così è stato, almeno per quanto riguarda la prima parte della manifestazione, costringendo qualcuno dei nostri a correre con un vento contrario superiore ai 5 metri al secondo.
Per fortuna che poi il tempaccio si è calmato e le condizioni sono tornate ad un livello accettabile, permettendoci di ottenere qualche bel risultato.
Intanto va evidenziato l'ottimo riscontro tecnico della junior Nicole Navillod che, dopo aver corso le batterie dei 100m con una 'bora' contraria di 5,3 m/s, ha preso parte ai 400m portando a casa la vittoria con il suo nuovo primato personale di 1'00"74. Primato personale nel salto in lungo anche per l'allieva Elisa Balagna che ottiene il quinto posto in classifica con la misura di 4.52. Sempre in campo femminile medaglia d'argento e primato personale per Nicole Rat nel getto del peso con un lancio a 8.40.
Non vanno molto distanti dal proprio limite le allieve Nicole Bonin e Alice Volpi sui 100 ostacoli che 'chiudono' rispettivamente in 17.61 e 18.22 nonostante 2 bei metri di vento contrario.
In campo maschile molto bravo l'allievo Stefano Cresto che ottiene il 'personale' sui 110hs in 16.48 (vento contrario a -1.4), ripetendosi poi sui 100m piani con il tempo di 12.05 (stavolta con un po' di vento a favore). Bravo anche lo junior Andrea Servalli che uguaglia il proprio limite nel salto in alto con la misura di 1.79 classificandosi al secondo posto. Un po' in ombra l'allievo Julien Pramotton che non riesce a far meglio di 16.55 sui 110hs.
Un ringraziamento particolare agli organizzatori (Comité Departemental de Savoie d'athlétisme) per la cortesia e la gentilezza dimostrata nei nostri confronti.
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Vercelli 26 maggio. Seconda e conclusiva fase dei campionati di società allievi e allieve. Per i maschi l'obiettivo è di migliorare qualche prestazione, mentre per le fanciulle occorre concludere la 'copertura' delle 14 gare previste da regolamento.
La giornata odierna è stata caratterizzata dalla pioggia che cadeva a tratti anche intensamente ma, nonostante ciò, abbiamo realizzato alcune buone performance tecniche.
Soufiane Boukhlik scende in pista sui 400m, si aggiudica la prova e realizza il proprio primato personale con il tempo di 52.08 a soli 34 centesimi dal 'minimo' per i campionati italiani. In tema di minimi sfiorati, va anche segnalata la prestazione della staffetta 4x100 allievi, composta da Alex Bellocchia, Julien Pramotton, Stefano Cresto e Soufiane Boukhlik, che ottiene il tempo di 45.74 a soli 20 centesimi dal 'minimo'.
Alex Bellocchia, sotto il diluvio, corre i 100m con il tempo di 12.18 (primato personale), mentre Stefano Cresto, pur non migliorandosi, corre un buon 110hs (16.65).
Brave Nicole Bonin ed Elisa Balagna che riescono a migliorarsi rispettivamente sui 100hs (17.18) e sui 100 piani (14.22). Per Nicole Rat la pedana viscida non poteva permetterle grandi prestazioni, resta per lei la soddisfazione della vittoria nella gara di martello con un lancio a 34.40. Problemi di pedana scivolosa anche per Alice Volpi che, nel salto in alto, non va oltre l'1.30.
È primato personale invece per la neo-tesserata Alessandra Gamba che realizza la misura di 8.42 nel getto del peso.
E si continua domani...
autore: Hermes Perotto
Vercelli 27 maggio. Obiettivo raggiunto! Tutte e due le squadre Allievi hanno completato il programma richiesto e si sono classificate nella fase regionale del Campionato di Società. Nella seconda giornata di gare, ancora infastidita dalla pioggia, sono fioccati i primati personali e risultati di un certo spessore tecnico.
Il risultato più eclatante lo ha ottenuto Soufiane Boukhlik che ha vinto al fotofinish gli 800 metri col nuovo primato personale di 1.58.91 un secondo e mezzo sotto il tempo richiesto per la partecipazione ai campionati italiani di categoria. Altra vittoria con primato personale per Julien Pramotton che ha corso i 400hs in un ottimo 58.91, andando molto vicino al minimo (58.64). Altro primato personale per Alex Bellocchia che sotto la pioggia ha corso i 200 metri in 24"86.
A completare le gare maschili il settimo posto di Stefano Cresto nel salto in lungo con la misura di 5.52.
In campo femminile vittoria nel disco per Nicole Rat con un lancio a 29.06 in condizioni assai difficili a causa della pedana bagnata e scivolosa. Due secondi posti sono andati a Alice Volpi, 23.40 nel giavellotto e a Stefania Perucca 13.23.03 sui 3000m. Primato personale per Giulia Vesan sui 400hs con un buon 1.19.78. Quarto posto per Elisa Balagna nel salto in lungo con la misura di 4.28 e con numerosi salti nulli piuttosto lunghi. Nono posto e primato personale per Nicole Bonin che ha corso i 200 metri in 29.39 migliorandosi così di tre decimi.
Infine, nella speciale classifica stilata dagli organizzatori, valida per il Trofeo Carena, il nostro club si è classificato al 6° posto su oltre 25 società partecipanti.
*** Video ***
autore: Cristina Ratto
Bienca (To) 27 maggio. Continua senza soste l'attività podistica dei nostri runners. Oggi nel Memorial Curnis, sui 12 chilometri e mezzo del percorso, Diego Vairos, Marco Dovana e Marco Mangaretto si sono comportati egregiamente conquistando, rispettivamente, il secondo, il quarto e il quinto posto della classifica generale sugli oltre 220 atleti partecipanti.
In gara anche Flavio Martignene in evidente progresso tecnico e Maurizio Bettari.
Da sottolineare che la graduatoria di società ci vede al settimo posto complessivo sui 36 club classificati, nonostante avessimo solo cinque atleti in gara.
autore: Hermes Perotto
Donnas 2 giugno. In questa prima giornata dei campionati regionali siamo stati risparmiati dalla pioggia che, seppur minacciosa per tutto il pomeriggio, è rimasta intrappolata fra i nuvoloni neri che incombevano sul Crestella. Il vento invece è spirato gagliardo nella sua solita direzione favorevole ed è andato aumentando di intensità, contrariamente a quanto succede di solito.
Velocisti e saltatori ne hanno tratto qualche indubbio vantaggio, mentre di sicuro ha dato parecchio fastidio ai mezzofondisti.
Molte le presenze di atleti di fuori regione che hanno dato maggiore importanza alla manifestazione; in particolare, interessanti le presenze sulla pedana del lancio del disco maschile e femminile di atleti di elevato livello tecnico.
Per i nostri colori diverse sono state le prestazioni di rilievo con molti primati personali e con un bottino di ben 17 titoli regionali conquistati (fra assoluti e di categoria).
Nel salto con l'asta Dalila Stevenin riesce finalmente a sbloccarsi e supera la quota di 3.55 (nuovo primato personale) conquistando il titolo assoluto e realizzando sicuramente la miglior prestazione tecnica fra i valdostani in gara. Titolo assoluto anche per Marina Fey nel salto triplo con la misura di 11.02. Due titoli assoluti ancora per Nicole Navillod e Patrick Ugonino sui 400 piani corsi rispettivamente in 1.02.13 e 53.83.
Per i nostri allievi incetta di titoli a cominciare dalle fanciulle Nicole Bonin sui 100hs (primato personale di 16.91), Nicole Rat (disco: 29.70) e Alice Volpi (giavellotto: 22.71) e proseguendo con i maschietti Stefano Cresto (doppietta sui 100 e sui 110hs con i nuovi primati personali di 11.81 e 16.02), Soufiane Boukhlik (1500: 4.23.98) e Donatello Bevilacqua (anche per lui doppietta con relativi primati personali: disco 27.15 e giavellotto 26.74).
Fra gli juniores titolo per Nicole Navillod (100 in 13.13) mentre fra le promesse conquistano il primo gradino del podio Veronica Bosonin (100 in 14.28) ed Eric Prola (400 in 55.89).
Primati personali ancora per Elisa Balagna (100 in 14.34), per Miriam Bosonin (100 in 14.68) ed Erika Zuliani (100 in 15.10).
Niente titoli e niente primati, ma buone prestazioni per Alessandro Vuillermoz che supera 3.30 nell'asta e sfiora di poco i 3.60, dimostrando di poter valere quote anche maggiori e per Valentina Perucca che sta riprendendo pian piano la miglior condizione correndo i 400 in 1.08.58. Per Julien Pramotton che sfoggia una 'nuova' e appariscente acconciatura, discreta gara sui 110hs, mentre per Simone Lingeri e 'Gianpi' Del Pesco qualche risentimento muscolare dovuto all'umidità elevata non permette loro di raggiungere i risultati sperati.
E domani si continua...
*** foto ***
autore: Hermes Perotto
Donnas 3 giugno. Sono 38 i titoli
conquistati complessivamente dai nostri atleti nel corso di questa edizione dei
campionati regionali assoluti e di categoria. La seconda giornata di gare è
stata caratterizzata da condizioni meteo decisamente più favorevoli rispetto
alla prima. La temperatura più mite ed un vento quasi sempre entro la norma
hanno consentito a molti nostri atleti di stabilire i loro nuovi primati
personali. Cominciamo con Julien
Pramotton che vince i 400hs Allievi con il nuovo personale di 57.23 che
costituisce anche il minimo di partecipazione ai Campionati Italiani. Bene anche
il saltatore Andrea Vuillermoz che si
aggiudica il salto in lungo con un salto di 6.22 (v +3.0) ed un salto regolare a
6.11 (+1.4); alle sue spalle si piazza Stefano Cresto (campione regionale Allievi)
con 5.96 ed un Christian Ferrat sempre
in palla (5.88). Titolo allievi e nuovo p.b. anche
per Alex Bellocchia sui 200 m con 24.67
(v +1.3), sempre sui 200 Eric Prola
ottine il suo miglior crono con 25.14. Titolo assoluto e di categoria per Soufiane Boukhlik che chiude gli 800 in
2.00.20. Infine nel lancio del martello Donatello Bevilacqua completa la tripletta
di titoli stabilendo il personale con 24.53.
In campo femminile Dalila Stevenin, dopo un'infilata di sei
nulli nel lungo che hanno aperto le porte al titolo assoluto all'allieva Elisa Balagna (4.36), vince il salto in alto
col personale di 1.55 con il titolo allieve appannaggio di Alice Volpi (1.30). Sempre su livelli di
eccellenza l'allieva Nicole Rat che si
impone nel martello con 35.11. Nella velocità sui 200 metri titolo assoluto per
Nicole Navillod (26.95). Sempre nelle
corse, ma di mezzofondo, l'allieva Stefania
Perucca si aggiudica il titolo assoluto con il crono di 13.01.06, mentre Oriana Cimalando sugli 800 chiude al secondo
posto con 2.35.95. Completa il quadro della seconda giornata il secondo posto
nella gara del getto del peso allieve di Nicole Bonin con un lancio a 7.01.
(foto M. Bellantoni)
*** le immagni ***
autore: Hermes Perotto
autore: Cristina Ratto
Donnas 14 giugno. A pochi giorni dal meeting regionale Estate Atletica e ad un mese esatto dal Meeting Internazionale Via col...Vento il nostro mitico Crestella si è rifatto il look. E' bastato riverniciare le righe delle corsie per riacquistare l'aspetto di una pista "nuova". Per questo provvidenziale intervento dobbiamo ringraziare l'amministrazione comunale di Donnas che ha accolto la richiesta della manutenzione straordinaria!! Ecco alcune immagini
prima e dopo:
autore: Cristina Ratto
autore: Hermes Perotto
Chiari (Bs) 16 giugno. L'occasione di prendere parte ai campionati regionali lombardi della categoria allievi è stata colta solo da un esiguo gruppo di nostri atleti.
Ovviamente lo stimolo di una competizione con ottimi avversari ha permesso ai nostri portacolori di ottenere dei buoni riscontri: in particolare Soufiane Boukhlik, sui 400m, ha ottenuto il proprio limite personale con il tempo di 51.92, sempre più vicino al limite per i campionati italiani mentre Nicole Rat, con l'ottimo secondo posto ottenuto, ha ulteriormente migliorato il proprio 'personale stagionale' portandolo a 35.21, confermando il buon livello qualitativo raggiunto fino a questo momento. Buona anche la prova di Donatello Bevilacqua che, nel lancio del disco, ottiene la misura di 25.93.
*** alcune immagini e il video ***
autore: Hermes Perotto
Donnas 21 giugno. Successo di partecipazione nell'unica giornata dell'Estate Atletica, ma non sono mancati neppure i risultati di un certo spessore tecnico a cominciare dal 4.15 nell'asta donne ottenuto da Arianna Farfalletti per continuare con l'ottimo lancio a 56.31 per la discobola Giorgia Baratella. In campo maschile da segnalare la doppietta nelle corse veloci per Roberto Marangon che corre i 100m in 10.60 (v +1.8) e 21.49 (+1.4) sulla distanza doppia. Ottima prestazione per lo junior al primo anno Davide Manenti che corre i 400 in 48.63 (terza prestazione italiana dell'anno).
Molti i nostri atleti impegnati in gara, su tutti si mostra in grande forma Stefano Cresto che stabilisce i suoi primati personali sia sui 110h (15.84) che sui 200 (23.90) dove ha dato del filo da torcere al suo tecnico Simone Lingeri (23.55 e 11.57 sui 100). Sempre in campo maschile altri due primati personali per Julien Pramotton (12.18 sui 100) e Donatello Bevilacqua (28.05 nel giavellotto e 25.07 nel disco). Julien si è poi aggiudicato i 400 allievi in 53.24 davanti al compagno di allenamenti Soufiane Boukhlik che ha pagato un avvio di gara troppo "tirato". Completano il quadro delle gare maschili Eric Prola 10° sui 400 in 56.39, Christian Ferrat con 5.87 nel lungo, Alessandro Vuillermoz con 3.40 nell'asta e Gianpietro Del Pesco 3° nel giavellotto con 34.32.
In campo femminile Dalila Stevenin (3.50 nell'asta) sfiora di poco il colpaccio, ma l'asticella non ne ha voluto sapere di stare al suo posto e così ancora una volta è sfumata l'opportunità di ottenere il minimo per gli Assoluti fissato a 3.60. Dalila ha poi ottenuto il 3° posto nel lungo con 5.38. Fioccano i primati personali per le allieve Nicole Rat (30.15 nel disco), Miriam Bosonin (14.00 sui 100 e 30.19 sui 200), Erika Zuliani (14.15 sui 100 e 4.03 nel lungo) e Alice Volpi (4.54 nel lungo). Sui 400 Valentina Perucca ottiene il 7° posto in 1.09.26 mentre la sorella Stefania vince i 1500 allieve in 5.49.84.
In campo giovanile ottime le prestazioni del nostro gruppo Esordienti/Ragazzi seguiti da Paolo Challancin e Marina Fey. Sui 50 esordienti Erika Nones è terza in 8.27, Claire Challancin 4ª in 8.30, Corinne Challancin 7ª con 9.76, Benedetta Ammoni 8ª con 9.84 e la piccola Martina Bottan 9ª in 10.27. Roberto Ravo con 8.42 si impone nella classifica maschile.
Nella categoria Ragazze primati personali per Alessandra Ammoni 5ª sui 60m in 8.95, Anna Covolo 8ª con 9.14, Sophie Brunod 9ª in 9.31 e Eleonora Curta 10ª in 9.49. Bel terzo posto per Simone Bottan sui 60 ragazzi col tempo di 9.63.
Infine, unico rappresentante della categoria cadetti, Edoardo Alliod ha corso gli 80 metri giungendo settimo e stabilendo il personale in 12.50.
** il video ** le foto di Michelangelo ***
autore: Cristina Ratto
autore: Cristina Ratto
Issogne 4 luglio. In una giornata oltremodo ventosa si è svolta la quinta edizione del Tour du Château, gara a staffetta organizzata dalla Pro Loco di Issogne con la supervisione di Piero Cassius, nostro valente tecnico. Ad aprire le danze, come di consueto, le gare giovanili dove registriamo la bella vittoria di Sophie Brunod che completa i 1500 metri in 5'00"6.
A seguire si è poi disptata la staffetta americana 2x3x500 metri femminile dove sono scese in gara Stefania e Valentina Perucca che si sono destreggiate piuttosto bene conquistando il quarto posto col tempo complessivo di 8'52"1.
Nella gara maschile (2x4x1000m) le 19 coppie al via hanno dato spettacolo e si sono date battaglia fino all'ultimo giro dove ben 4 squadre erano ancora in lizza per la vittoria finale. Tra queste c'erano anche Marco Dovana e Soufiane Boukhlik che al traguardo hanno conquistato un ottimo secondo posto preceduti dalla forte coppia Dufour - Chadel. Per loro un tempo finale di 19'36"4. A completare la classifica per i nostri colori il 14° posto della coppia Flavio Martignene e Maurizio Bettari giunti al traguardo col tempo di 23'26"5.
*** il video ***
autore: Cristina Ratto
Biella 6 luglio. Buone prestazioni ed ottimi piazzamenti per il gruppo di allievi e allieve che ha partecipato al meeting internazionale EAP Future di Biella. Soddisfatti gli organizzatori dell'evento, gli amici del Bugella Sport, che hanno messo in piedi una manifestazione ben riuscita. I nostri ragazzi hanno incontrato i loro "colleghi" spagnoli e svizzeri in un clima di amicizia e divertimento. Certo l'agonismo non è mancato.
Il migliore in campo è stato Stefano Cresto che si è imposto nella gara dei 100 metri nell'ottimo crono di 11"89 che con vento nullo può tranquillamente considerarsi risultato superiore al suo attuale personale (11"81 v +2.5). Stefano si è poi cimentato nel giavellotto dove è giunto quinto con un lancio a 22.52.
Secondo posto e vittoria sfumata allo sprint per Soufiane Boukhlik che conferma il suo valore correndo gli 800 in 2'01"75. Per lui ci sarà una possibilità di rivincita fina dal meeting Calvesi di domenica prossima.
Terzo gradino del podio e grande soddisfazione per il rientrante Federico Girodo che torna a correre e speriamo presto a saltare dopo l'operazione al ginocchio che lo ha tenuto lontano dalle piste per parecchi mesi. Federico ha corso i 100 in 12"10 con vento nullo e senza una preparazione specifica.
Tre quarti posti, due ad opera di Alice Volpi che stabilisce il personale sui 100 metri con 14"10 e poi nella gara di lungo atterra a 4.43. L'altro piazzamento è giunto per opera di Donatello Bevilacqua nel giavellotto con la misura di 25.70; lo stesso Donatello si è poi giostrato nella gara dei 100 per lui inusuale chiudendo al 10° posto in 14.26.
Elisa Balagna, reduce dall'influenza e da una settimana di vacanze, colleziona invece due quinte piazze rispettivamente nei 100 (14"59) e nel lungo (4.37).
Infine Alex Bellocchia, un po' in affanno, ma sempre alla ricerca della forma, si piazza ottavo sui 100 col tempo di 12"37.
autore: Cristina Ratto
autore: Cristina Ratto
Donnas 14 luglio. E' ormai tutto pronto per il
meeting di casa nostra. Queste poche righe per confermare che abbiamo superato i
600 atleti gara e che per questo l'orario gare è stato aggiornato.
Il nuovo
orario
autore: Cristina Ratto
autore: Hermes Perotto
Donnas 15 luglio. Oltre ad essere una manifestazione impegnativa, anzi molto impegnativa a livello organizzativo, il meeting Via col Vento è anche un'occasione per vedere all'opera quasi tutti i nostri ragazzi che non essendo in vacanza possono giocare in casa. Al mattino sui 60 metri hanno corso le ragazze Alessia Annovazzi quinta in 9.42, Matilde Beuchod sesta in 9.43 (primato personale), Eleonora Curta ottava in 9.68 (p.p.) e Nicole Nones nona in 9.74. Nella categoria cadetti solo due rappresentanti sono scesi in pista per correre gli 80 metri. Si tratta di Davide Annovazzi (10.79) e Stefania Bonin (12.99).
Decisamente più nutrita la pattuglia degli allievi che hanno preso parte alle gare dell'EAP Future. Bel secondo posto con tanto di primato personale per Nicole Rat che ha lanciato il suo disco a 30.89. Bel quarto posto per Stefano Cresto sui 100 metri dove ha corso la batteria nel personale (ventoso) di 11.42 per poi ripetersi in finale con 11.54. Un altro quarto posto lo ha poi ottenuto nel salto in lungo con un balzo a 6.11 con vento regolare.
Due quinti posti sono arrivati per opera di Julien Pramotton che sui 110h ha siglato un 16.29 e Donatello Bevilacqua nel disco (25.87).
Bella prova anche per le velociste Miriam Bosonin ed Elisa Balagna che sono andate al personale sui 100 rispettivamente con 13.71 (v +2.6) e 14.00 (+2.6).
Nella stessa gara maschile Federico Girodo in forte crescita sigla un 11.80 (+3.7), mentre Julien non riesce a scendere sotto il muro dei 12 (12.02) nonostante il vento generoso.
Nel salto in lungo in bella ripresa Dénise Nones che piazza un salto a 4.63 (+3.9) ed ottiene un bel 7° posto. Al personale anche Alice volpi con 4.57 (+2.2) nona e Erika Zuliani 4.38 (+4.8) decima.
Nelle gare pomeridiane Dalila Stevenin ottiene 3.40 nella gara di asta donne vinta dall'americana Johnson piazzandosi al nono posto; Nicole Navillod doppia l'impegno su 100 e 200 serie minori siglando il personale ventoso sui 100 (13.03) e un 27.14 con vento regolare. Insieme a lei ha corso i 200 anche Valentina Perucca col tempo di 29.74 (+1.6).
Infine sui 200 uomini in pista i due allievi Soufiane Boukhlik al personale con 23.99 e 2.0 di vento a favore con Alex Bellocchia 25.21 (+1.3) e la promessa Eric Prola 25.54 (+1.5).
autore: Cristina Ratto
Pont-Saint-Martin 9 agosto. Gli organizzatori del 7° Miglio del Centro Storico di Pont Saint Martin possono festeggiare il record assoluto di partecipazione fra tutte le edizioni che è salito, dalle 166 presenze del 2005, alle 204 di giovedì sera, fra giovani e adulti. Ciò premia gli sforzi congiunti del Pont Donnas – nell’ambito del Progetto Dora Baltea – patrocinato per il terzo anno di seguito dalla C.V.A. (Compagnia Valdostana delle Acque), con la collaborazione del Comune, della Pro Loco e dell’Aiat La Porta della Vallée e con sponsor Tecnorete. Gara molto seguita dal pubblico, splendido il panorama notturno offerto dallo storico scenario della cittadina della bassa valle. Si inizia con gli Esordienti nella loro volata di 400 metri, dove vincono Nicholas Follis del P.S.Martin ed Eleonora Vandi dell’Atletica Fano. Parte poi il ‘miglio’ per i giovani che vale per il Campionato Valdostano. E’ il Cadetto astigiano Davide Accomasso ad imporsi sul duo locale Stefano Daguin e Massimo Farcoz. Nelle Cadette vince la biellese Greta Gamba, nei Ragazzi il canavesano Mattia Antoniotti ed Elisa Monte del P.S.Martin. Due le serie femminili. Nella prima si impone Paulina Pallares della Calvesi, ma è la successiva serie ‘nobile’ delle donne a suscitare interesse ed applausi. E sarà Samia Soltane della Calvesi con un probante 5’40”5, dopo una strenua lotta con Wanda Zeroval dell’UGB, battuta di un secondo e mezzo. E per la campionessa di Nus si tratta del quinto sigillo apposto in questo ‘miglio’. Sul podio Giorgia Di Ruvo dell’Atletic Runner. Ora si entra ancor più nel vivo con ben nove serie maschili per suddividere i 126 uomini iscritti a seconda dei tempi presunti. Per mera notizia, un solo successo valdostano, nell’ottava, grazie a Nadir Giovanetto della Monterosa, che con il suo 5’02”1 si piazzerà all’ottavo posto assoluto. Nona ed ultima serie, che raggruppa la ‘noblesse’. C’è un favorito, il marocchino Racchi El Mosstafà, in forza alla Tranese, dominatore in 4’44”7. Ma c’è la grande prova del vice campione mondiale di Corsa in Montagna Gabriele Abate impegnato in questa per lui anomala prova che firma uno splendido ‘argento’ in 4’53”2. Sul podio il vercellese Pier Ugo Barricelli, il biellese Matteo Pramaggiore, i torinesi Simone Giorda e Franco Gnoato; ora tre maglie valdostane: Soufiane Boukhlik del Pont Donnas, Nadir Giovanetto della Monterosa e Marco Dovana ancora del Pont Donnas.
(a cura di Luigi Perosino)
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Osaka 25/08/2007. La mia sorte
lavorativa mi porta un’altra volta a seguire i Mondiali di atletica. Sono
arrivato in Giappone per occuparmi dello spazio “Torino” a Casa Italia, situata
all’Hotel Dojima nel centralissimo quartiere di Umeda, distretto sud Kita-ku.
L’albergo, oltre ad ospitare la truppa italiana (non gli atleti, alloggiati poco
distanti all’Hotel Rihga e che qui vengono per le conferenze stampa e per
qualche pranzo), è anche il centro promozionale dell’Asics (quarta impresa del
mondo nel mondo per fatturato dopo Puma, Nyke e Adidas) la cui branca europea è
diretta dal presidente della Fidal, Franco Arese. Proprio nella regione del
Kansai, a Kobe e Osaka, hanno i loro quartier generali i due colossi giapponesi
dell’industria di abbigliamento sportivo, Asics e Mizuno.
Lo spazio “Torino”
questa volta, oltre alla promozione degli ormai imminenti Europei Indoor del
2009, è al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori per la candidatura ad
ospitare le cosiddette Olimpiadi Estive Giovanili, la manifestazione fortemente
voluta dal CIO e che si terrà per la prima volta nel 2010. In virtù del buon
risultato dei Giochi Invernali del 2006, la nostra città ha le carte in regola
per aggiudicarsi la prestigiosa manifestazione ma deve battere le altre
candidate che sono Mosca, Singapore, Doha, più una quinta città che si paleserà
solo nei prossimi giorni e che potrebbe essere Atene. L’idea è, attraverso una
manifestazione a basso costo e organizzata bene e in fretta, rilanciare tra i
giovani l’idea dello spirito olimpico. La decisione sarà presa dal Council CIO
nel prossimo gennaio.
Osaka non è dietro l’angolo e soprattutto offre condizioni climatiche tutt’altro che favorevoli agli atleti ma anche agli spettatori non giapponesi. Bisogna innanzitutto vincere il jet leg (sette ore in avanti è la differenza di fuso orario), cosa che ho fatto arrivando qui il giorno prima dell’apertura e poi bisogna sopportare un caldo e un’umidità davvero infernali. Si viaggia tra i 35 ei 40° e anche la notte la temperatura non scende di molto. Stamattina alle 7 alla partenza della maratona maschile c’erano già 27°.
Espletate le pratiche burocratiche (accredito
alla famiglia IAAF, pass per lo stadio, tessera per i mezzi pubblici) e quelle
tecniche (far partire il pc in stanza, noleggiare un telefonino con numero
giapponese perché quelli italiani difficilmente funzionano), mi sono tuffato
nella prima giornata di gare.
Per la verità ho assistito alla maratona nella
mia stanza in albergo su un canale televisivo che è una specie di Eurosport
giapponese. I canali satellitari infatti non sono previsti e tra gli americani
si prende solo la CNN tradotta in giapponese. E non è questa l’unica
incongruenza di una paese che dovrebbe essere tecnologicamente il più avanzato.
Dicevo della maratona. Ieri sera a cena a Casa Italia è stato fatto un sondaggio
sulla gara di Migidio Bourifa, il maratoneta marocchino-bergamasco unico
italiano in gara. Tutti hanno dato una posizione e un’ipotesi di tempo. Io,
unico tra i presenti, ho detto che si sarebbe ritirato. Con molto dispiacere ci
ho azzeccato. Bourifa è uscito al 15° km. Quello che non mi ha convinto del
nostro atleta è stato il percorso di avvicinamento: ha optato per un viaggio
all’ultimo momento, mantenendo a Osaka i ritmi di vita dell’Italia. Così ha
corso la maratona come se fosse in Italia a mezzanotte. Facile tutto sommato il
mio pronostico e stamattina dopo la gara gli “avevi ragione tu” si
sprecavano.
Delle gare di oggi. Premetto che ogni considerazione tecnica su tempi e
misure deve fare il conto con le condizioni atmosferiche. Quindi i nove secondi
in più di Elena Romagnolo rispetto al suo personale sui 3000 siepi ci può anche
stare, tenuto conto che molte atlete sono state portate via in barella. Mi ha
destato una buona impressione Simone Collio con 10.22 nelle batterie dei 100,
veramente vicinissimo al suo personale. Chi il personale l’ha fatto invece è
Lamastra che non conoscevo. Gli americani invece sono sconcertanti, solo Tyson
Gay ha fatto impressione anche se si è un po’ nascosto come pure Asafa Powell.
Obikwelu è uscito per falsa partenza, i britannici invece piazzano
Devonish, Lewis-Francis e Pickering (grande tradizione la loro nella
velocità) mentre la sorpresa potrebbe questo sloveno, Osovnikar. Grande tifo per
i giapponesi Asuhara e Tsukahara, entrambi qualificati. Infine si segnala un
certo Gattuso che con 10.55 stabilisce il record di Monaco.
Mi è piaciuta poi
l’autorevolezza con cui il nostro Obrist ha gestito la sua batteria dei 1500.
Nell’eptathlon non finisce mai di farsi ammirare la svedese Carolina Kluft.
A margine della mattina occorre segnalare che lo speaker ha più volte invitato il pubblico a ripararsi all’ombra, laddove possibile, a bere, idratarsi, coprirsi con cappellini. In effetti sugli spalti è tutto uno agitarsi di ventagli con un curioso effetto ottico.
La serata non regala grandi soddisfazioni per i colori azzurri: escono
mestamente nelle qualificazioni il martellista Vizzoni e il triplista Donato.
L’ottocentisa Cusma viene ripescata in virtù del quinto tempo delle escluse.
Carabelli si qualifica al turno successivo dei 400hs con un tempo poco sotto ai
50” e senza destare grande impressione. Infine anche Collio, su cui erano
riposte buone speranze dalla federazione, e Lamastra escono nei quarti di
finale. Qui devo dire che Asafa Powell smette di nascondersi e registra un 10.01
rallentando molto nel finale. Attenzione ai giamaicani ce ne saranno tre in
semifinale. Anche i britannici si qualificano tutti e tre alla semifinale
(grandi!). Il mio favorito Gay segna 10.06 ma non mi impressiona molto. Su
Osovnikar avevo visto giusto: si qualifica per la semifinale e realizza il
primato sloveno con 10.13. Da tenere d’occhio l’antillano Churandy Martina (da
dove arriverà questo cognome?). Pronostico ancora molto incerto.
Infine
l’etiope Tirunesh Dibaba, e non è una sorpresa, si aggiudica un 10000 femminile
in cui succede di tutto. La sorpresa, se mai, è il terzo posto di un’americana
appena dopo la turca Abeylegesse.
A domani.
autore: Riccardo Caldara
Osaka 26/08/2007. Nessuna tivu giapponese trasmetteva la gara di 20 km di marcia. Così sono venuto allo stadio alla ricerca di notizie. Dunque Rubino è giunto quinto. La specialità è di proprietà dell’ecuadoregno Jefferson Perez, al terzo oro dopo Goteborg 2003 e Helsinki 2005. C’è da dire che lo spagnolo Fernandez, secondo classificato è stato in un primo momento squalificato, poi riabilitato. Resta l’amaro in bocca al giovanissimo Rubino che per qualche minuto ha assaporato il quarto posto, la medaglia di legno. Lo stesso Perez, nelle dichiarazioni del dopogara, ha voluto ringraziare il nostro centro federale per la marcia di Saluzzo, dove ha costruito questa vittoria seguendo i consigli di Sandro Damilano. Doppia beffa per noi.
Batterie 3000 siepi, nessun italiano in gara. In compenso nelle tre batterie ci sono tre francesi (uno va in finale), tre spagnoli (due in finale). Al via anche tre americano che però non si qualificano. La gara tuttavia non mi sembra possa prescindere dai keniani, Kipruto, Mateelong e Kemboi.
Nel quasi-silenzio dello stadio si sente un grido: “Brava Chiara”. E’ Chiara Rosa che ha lanciato a 18.77 al primo lancio di qualificazione di getto del peso. La misura richiesta era 18.35. Obiettivo raggiunto. E’ in forma la ragazza. Sull’altra pedana, gruppo B, Assunta Legnante continua a lanciare al di sotto della fettuccia che delimita la misura di qualificazione. Al momento Rosa ha il miglior lancio. Legnante può sperare nei ripescaggi per portare a dodici il numero delle finaliste.
Sulla pedana opposta, quella del disco, è in corso la qualificazione della gara maschile con il nostro
Kirchler, fresca conoscenza di “Via col vento”. Fa parte del gruppo B, lancia tra poco. Qualificazione fissata a 64.50. Non impossibile.
Quattrocento femminili con americane e russe in evidenza. Mi impressionano Dee Dee Trotter che nel finale rimonta con facilità sulla britannica Sanders e anche la Veshkurova nella batteria successiva. Si rivede anche Ana Guevara, la messicana che aveva vinto i mondiali del 2003. Molla parecchio nel finale e finisce comunque sotto i 51”. Sarà interessante rivederla.
Niente da fare per Assuntina, resta fuori dalla dodici con un miglior lancio a 18,19, prima delle escluse. Sarebbe stato sufficiente un 18,24 per passare.
Intanto lo speaker ripete le solite raccomandazioni contro il caldo, bere, coprirsi la testa, stare all’ombra, chiamare un medico se necessario. Ora la temperatura è di 34,1°. Sono le 11, era di 30° già alle 7.
Per Kirchler prima prova con un lanciaccio a 57,09. Ora tocca alla Reina nell’ultima batteria dei 400.
Occorre dire che la presentazione dei partecipanti ad ogni gara è preceduta da un segnale sonoro, una sorta di corno giapponese, credo. Tanto da attirare l’attenzione del pubblico.
Va in scena la Reina, quarta corsia. E’ quinta con il suo secondo tempo di sempre, 52.02. Aveva l’americana Hastings, una delle favorite con il quarto tempo stagionale al mondo, come riferimento esterno e ha fatto bene a non seguirla. All’interno è stata superata dalla cubana Terrero. Passa alle semifinali con il secondo tempo dei ripescaggi. Brava. Ora occorrerà un briciolo di coraggio in più e potrà portare a casa il primato personale. Prossimo turno domani alle 21.10 con condizioni atmosferiche migliori rispetto al sole di stamattina.
Secondo lancio di Kirchler, 60,28. Meglio, ma siamo sempre lontani dalla qualificazione. Che non mi sembra abbiano superato in molti.
Il pubblico giapponese non è particolarmente caldo. Si sveglia soltanto, ma poi neanche tanto, per i suoi atleti. Niente a che vedere con quello di Helsinki, due anni fa, un pubblico partecipe e molto competente.
C’è la straordinaria Merlene, 47 anni, nella prima batteria dei 100. Meriterebbe un premio solo per esserci. Invece raccatta freddi applausi alla presentazione, nonostante le sollecitazioni dello speaker.
Corre per la Slovenia da qualche anno. E’ quinta, lontano dalla prima, l’americana Jeter e da un’altra vecchia conoscenza delle corsie la belga Kim Gevaert. 11.64 per la Ottey. Buttalo via!
Naturalmente nessuna italiana nelle otto batterie. Siamo sempre all’anno zero e il fatto è che non si intravede ancora l’anno uno. In questa come in tante specialità dell’atletica nostrana.
Terzo lancio per Kirchler. Mettici un po’ di grinta ragazzo, non fare i risultati solo a Donnas! Meglio, 60,34 se non ho letto male. Ma non basta. Alla fine saranno ben sei i ripescati. Per la prima piazza si prospetta una bella lotta tra l’estone Kanter e il lituano Alekna con l’olandese Cadee a fare da terzo incomodo.
Questioni di politica sportiva. A Osaka è stato rinnovato il consiglio IAAF con molti nuovi ingressi. Per noi la bravissima Anna Riccardi che con l’ingresso nel council corona un’attività ventennale in federazione occupandosi da sempre di attività internazionale. Chi la conosce sa quanto brava, disponibile e competente sia. I vicepresidenti IAAF ora sono Sergey Bubka e Sebastian Coe. Poiché il presidente Lamine Diack lascerà il mandato al prossimo giro, già si vocifera che sarebbe sostituito da uno dei due. Niente da dire, due grandi atleti e probabilmente due ottimi presidenti IAAF. Ma i maligni dicono che stanno già lavorando l’un contro l’altro armati. In effetti in tribuna si vedono molto, sempre affaccendati a parlare con tutti quelli che incontrano piuttosto che a seguire con attenzione le gare.
Sera.
Si entra nel vivo con le qualificazioni dell’asta femminile, mentre l’eptathlon prosegue con il giavellotto. Si sono appena svolte due premiazioni, quella di Tirunesh Dibaba e quella di Perez.
Alla prima gara di corsa tocca subito alla Cusma. Tre semifinali, passano le prime due di ognuna più i due migliori tempi delle escluse. Missione impossibile per la bolognese. La serata è bella, il calore diminuito, il pubblico più numeroso e anche rumoroso. Ai 400 se la gioca, è in terza posizione, ai 200 attacca, coraggiosa prova il secondo posto e poi cede. Per la bielorussa 1:58 11, Elisa però fa il personale: 1:58.63. Questo è l’approccio giusto per una gara importante. In tribuna lo staff azzurro si interroga: è terza o quarta. Può essere utile ai fini della qualificazione. Ma va già bene così. La seconda semifinale è più lenta. In tribuna si trepida ancora. Manca la terza semifinale.
Intanto il risultato ufficiale la mette al quarto posto per un solo centesimo. Anna Riccardi si appresta ad andare a visionare il fotofinish. Non si sa mai.
Inizia la finale del peso femminile e il primo lancio di Chiara Rosa è mollissimo.
Peccato. La terza semifinale è velocissima sotto la spinta della keniana Jepkosgei che fa il primato mondiale stagionale con 1:56.17. Dietro di lei applausi per l’eterna Maria Mutola. Le due ripescate sono in questa semifinale.
In pedana Chiara Rosa per il secondo lancio. Speriamo abbia scaricato l’emozione. Il lancio è sopra i 18 metri, a 18.35. Il terzo è 18.17.
Bellissime due semifinali dei 100. In una Powell e un giapponese che fa scaldare la folla. Poi il bianco inglese Pickering e la sorpresa slovena Osovnikar. Grande progressione di Asafa che chiude a 10.08 lasciandosi superare nel finale da Atkins (10.04). Pickering esce, Osovnikar è terzo e prosegue: uno sloveno in finale.
Bel colpo d’occhio dello stadio. Curve piene, tribuna brulicante, distinti con qualche vuoto.
Tocca a Tyson Gay contro Churandy Martina. Per 50 metri si nasconde e poi decide di correre: 10.00 il miglio tempo realizzato finora. Secondo Devonish, terzo Fasuba, quarto Martina.
La finale è alle 22.20.
E’ divertente il posizionamento e la rimozione degli ostacoli. Avviene secondo un rito ben preciso, come se fosse un balletto o un saggio ginnico, con tanto di grido finale ogni qualvolta un ostacolo è posizionato o rimosso. Il pubblico si diverte.
E’ un bel personaggione esuberante la vincitrice del peso, la neozelandese Valerie Vili capace di migliorarsi all’ultimo lancio con 20,54, miglior prestazione mondiale dell’anno. Chiara Rosa finisce ottava.
Apoteosi finale per Carolina Kluft negli 800, ultima prova dell’eptathlon. E’ bella e immensa: terzo titolo mondiale consecutivo per lei e record europeo: 7032 punti. Il bello è che trascina dietro di sé almeno dieci atlete che realizzano il personale o il primato del proprio paese. E con queste condizioni atmosferiche tutt’altro che favorevoli alle prove multiple…… E’ emozionante vedere la solidarietà e la condivisione della fatica tra queste ragazze che fanno il giro di pista tutte insieme per ringraziare il pubblico. Standing ovation!
Tre semifinali dei 400hs maschili per stabilire chi potrà candidarsi a successore del grande Edwin Moses, di Matete, di Kevin Young, di Atkins e Diagana, del nostro spettacolare Fabrizio Mori (1999), di Sanchez (due volte) e di Jackson. Lo stesso Felix Sanchez, ora trentenne, è presente nella seconda semifinale contro Jackson. Ne passano due
Si corre. Il polacco Plawgo vince la prima con 48.18 davanti a Carter 48.30. L’urlo della folla non basta a sospingere il giapponese Narisako.
Seconda. Sorpresa Jackson che corre con una calzamaglia (!) e si inciampa all’ultimo ostacolo mentre stava dominando. Lascia così via libera a Sanchez e al greco Iakovakis.
Intanto la Isinbayeva si è esibita in un salto magistrale: il 4.55 della qualificazione superato alla prima prova con un margine di almeno mezzo metro. A Helsinki mi ero perso la sua gara perché causa pioggia era stata rinviata a dopo la mia partenza. Questa volta non me la voglio perdere. Sento odore di record del mondo.
Terza semifinale. C’è Gianni Carabelli che ha fatto bene nelle batterie. Niente da fare Kamani e il sorprendente canadese Kunkel passano il turno. Il nostro è settimo con un 50.35 improponibile.
Non resta che attendere il duello Powell-Gay.
L'americano è stratosferico. Una gara perfetta, partenza normale e accelerazione sensazionale dai 50 metri in avanti. Niente da fare per Atkins e Powell. Tyson si prende così la rivincita di Helsinki (andate a rileggervi la mia cronaca di due anni, sempre su questo sito). Strano comunque che a posteriori tutti fossero per Tyson Gay. La mia posizione invece è documentata: da due anni lo seguo con interesse e apprezzo ogni suo miglioramento. Vederlo vincere oggi mi conforta del fatto che di atletica ancora capisco qualcosa. Stasera a casa Italia un collega giornalista mi faceva notare come Powell ai blocchi di partenza fosse sudato e agitato, impassibile invece Tyson Gay. Questo significa una diversità di approccio alla gara. Grandi comunque tutti e tre i medagliati.
A domani
autore: Riccardo Caldara
Osaka 27 agosto. Stamattina ho ancora negli occhi la finale dei 100 di ieri sera. Anche perché non senti parlare d’altro. Ormai il leit-motiv è il seguente: “Asafa Powell è un perdente, semmai buono per i record” oppure “I giamaicani sono belli ma perdenti, come la Ottey in tutta la sua carriera”. Ora mi dispiace un po’ per Asafa ma l’atletica è questa, fatta di vincenti e di perdenti.
Frattanto Tyson, bello carico, stando alle dichiarazioni sui giornali, oggi si concede una giornata di massaggi, prima di affrontare domani le batterie dei 200.
Nell’entourage azzurro si parla anche della condotta sconsiderata di ieri di Brugnetti e dell’altro ieri di Bourifa, che ha prodotto la squalifica del primo e il ritiro dell’altro. Sempre in casa azzurra ci si crogiola con il quinto posto di Rubino nella marcia di ieri e non trapela ancora nervosismo per essere a quota zero nel medagliere. Anche le due eliminazioni di stamattina di Nicola Ciotti e di Bettinelli nel salto in alto erano messe nel preventivo. Entrambi impeccabili fino a 2.26, poi hanno trovato lo scoglio del 2.29 che sarebbe valsa la qualifica.
Di fronte al 2,29 si è fermato anche il finlandese Oskari Frosen che a Donnas il 15 luglio scorso aveva saltato 2.28, dando lustro al nostro meeting.
Stasera si spera in qualcosa dalle semifinali di Obrist (1500) e della Reina (400).
Mi sono ritagliato un paio d’ore per fare del
turismo. Con Franco Arese sono andato nella via delle “big brands-name shop” a
visitare alcune show-room di articoli sportivi e di abbigliamento (Adidas, Nike,
Lacoste ecc.). Per lui, boss europeo dell’Asics, era un interesse di lavoro.
Soprattutto abbiamo visitato un megastore multimarca di dieci piani: prezzi non
concorrenziali rispetto ai nostri. Poi mi sono concesso una passeggiata nel
quartiere di Namba, quello in cui l’anima, antica o moderna, è autenticamente
giapponese.
Le donne giapponesi si difendono dal caldo tenendo aperto un parasole, anche quelle che vanno in bici e pericolosamente zigzagano sui marciapiedi tra i pedoni. Gli uomini più prosaicamente portano un asciugamano intorno al collo, anche i manager, gli yuppies, i giovani. E non si preoccupano di detergersi davanti a tutti.
Sera
Due premiazioni di seguito: Carolina e Tyson. Esserci, che emozione. Bei momenti. Tyson Gay, più che un sorriso è un digrignare i denti il suo, durante la cerimonia. A cosa pensa un campione di questo calibro in quel momento? Per lui, sono sicuro, c’è un pensierino ai 200 che iniziano domattina. Vincesse anche questi, entrerebbe nella storia. Anche se già il 100 di ieri sera sono sicuro resterà nella memoria di molti.
Stasera ho una postazione molto a ridosso del campo, più o meno al
centro del rettilineo d’arrivo. La luna occhieggia splendida nella notte
d’agosto sul catino del Nagai, 50.000 spettatori. Un impianto bellissimo.
Accanto c’è lo stadiolo del riscaldamento, 10 mila spettatori e poi c’è ancora
un altro impianto adiacente. Per arrivare al Nagai dal mio albergo, che è poi
nella zona della stazione centrale di Umeda (centri commerciali, grattacieli)
occorre prendere la linea blu e poi la rossa della metropolitana. Solo le linee
municipali sono 9 e tagliano a fette tutta Osaka (2 milioni e 600 mila bitanti).
Poi ci sono le reti private, ad esempio la JR line che fa una sorta di “loop
line” attorno al centro della città. Poi quelle integrate con le ferrovie
veloci, le famose Shinkansen, 350 km/h, che collegano Osaka da un lato con Kobe
e dall’altro con Kyoto.
Kobe, oltre ad essere il porto principale del Giappone, è anche famosa per il bue "massaggiato" con cura che dà origine alla “bistecca di Kobe”. Il massaggio consente alla carne di assorbire bene il grasso. All’aspetto si presenta ricca di un reticolo di venature bianche per cui non la compreresti. Pare che però sia eccezionale ed in effetti una bistecca può costare centinaia di euro.
Sulle carrozze della metropolitana l’aria condizionata è sparata a raffica. Passando dai 35-40° della strada, la sensazione che si prova è di fastidio, non di sollievo. Meglio portarsi una maglia per proteggersi ed evitare problemi alla schiena, alla pancia, alla gola. I giapponesi invece, neanche una piega. Vecchi, adulti e bambini stanno tranquillamente sotto queste stilettate di aria fredda.
Riprende la finale del martello dopo che un lancio malandrino ha
costretto gli addetti ad intervenire con ago e filo (si fa per dire) per
riparare la rete che si è strappata.
Parte anche il programma di corse con le due semifinali dei 100 femminili. Nella prima Sturrup, Edwards, Stewart, la cicciottosa australiana McLellan. Vince la Edwards con 11.02. Seguono Williams e Stewart e la nigeriana Osavomi. Sturrup, ormai trentaseienne, è solo sesta.
Nella seconda Arron, Campbell, Polyakova, Lewis. Risultato Campbell 10.99, Arron, Gevaert. La Giamaica è sempre terra di talenti nella velocità.
Sorpresa nel martello, lo sloveno Kozmus si porta in testa con un lancio a 82,12.
Parte la finale dei 3000 siepi femminili, orfana della nostra Romagnolo. La maggioranza della atlete è di pelle bianca. La specialità è ancora giovane, questa è la seconda volta che si corre ai mondiali. Il primato mondiale è della Samitova-Galkina che sta conducendo la gara. Ora è il turno della connazionale Volkova che passa in testa ai 2000. La Volkova alza le braccia già ai cento finali. Niente primato mondiale, neppure in una specialità fresca come questa. La Samitova finisce nelle retrovie.
Inizia la finale del triplo maschile ma è sulla pedana opposta al rettilineo d’arrivo.
Prima semifinale dei 1500 con Mehdi Baala, il diciottenne Kiprop, lo spagnolo Higuero. Fattaccio ai cinquanta finali con spinte e cadute. Sicuramente ci saranno ricorsi. Lagat intanto dovrebbe essere sicuro della qualificazione. Per gli altri attendiamo.
Seconda semifinale con il campione uscente Rachid Ramzi, a Helsinki vincitore di 800 e 1500. C’è anche il nostro Obrist. Poi gli spagnoli Casado e Gallardo, campione indoor, e il giapponese Kobayashi. Christian butta via la gara, velleitario ai 700 finali ma girando sempre in seconda e in terza corsia quindi con un forte spreco di energie, ai 200 finali è chiaramente fuori, anche da un possibile ripescaggio. Infatti l’ultimo qualificato è Korir, settimo in questa semifinale. Per Obrist 3:53. E’ ancora Italietta. Favorito rimane Ramzi: potrebbe essere il mondiale delle conferme.
Si sveglia la gara di martello, il bielorusso Tsikhan passa in testa con la miglior misura mondiale stagionale, 83.63. Kozmus risponde e sale a 82,29. Ma è il bielorusso il nuovo campione mondiale. Anzi, non nuovo, lo è per la terza volta consecutiva!
Intanto nel triplo comanda il portoghese Evora con 17.41, ma il campione uscente Davis è in agguato.
Ultima possibilità per l’Italia di farsi onore. E’ di scena Daniela Reina nelle semifinali dei 400. Se ne corrono tre. Obiettivo almeno il primato stagionale, stabilito ieri con 52.02. Nella prima 49.66 della giamaicana Williams, ma mi è piaciuta anche la Guevara rinvenuta bene nel finale. Infatti nella prova vinta dalla Sanders, Reina corre lontana dalle prima ma in 51.99. I tecnici azzurri apprezzano.
Ancora Evora migliora con 17.74 il record portoghese e pone una grossa ipoteca sul titolo del triplo.
Poi si inserisce il brasiliano Gregorio con 17.59. Davis terzo.
E’ partita la finale dei 10.000. Sono lontani i tempi di Cova, Antibo,
Mei. Anche in questa gara l’Italia non esiste. In testa, manco a dirlo, keniani,
etiopi, ugandesi. Avete notato che sono scomparsi anche i maghrebini? Un solo
marocchino in gara. Che si prospetti un’altra vittoria di Kenenisa Bekele? Anche
per lui sarebbe la terza volta dopo Parigi 2003 e Helsinki 2005.
E infatti è così. Che campione! Avete seguito da casa? Un 10.000 da sogno.
Indimenticabile anche questa gara: 27:05.88. Tanti doppiati.
Siamo alla finale dei 100 femminili. Campionessa uscente Lauryn Williams in
quarta corsia, in quinta la Arron, in sesta Campbell. Stiamo su questa ipotesi?
Da tenere d’occhio anche la Gevaert in terza. E poi succede l’incredibile: un
fotofinish come non accadeva da un pezzo, la classifica più volte rifatta, la
tribuna che rumoreggia e un verdetto destinato a fare ancora discutere. Cinque
atlete in quattro centesimi. La Campbell dapprima data terza è prima, la Edwards
dapprima data seconda è quarta e così. La Arron che dava l’impressione di
rimontare cede negli ultimi dieci metri ed è sesta. Il sito della IAAF rende
pubblico il fotofinish e ciascuno può controllare: a me quella definitiva pare
la graduatoria corretta. Evidentemente avevano sbagliato i giudici nella fretta
di proclamare una vincitrice.
A domani. Per l'Italia ci saranno i soli Clarissa Claretti (martello) e Andrea Barberi (400) alle prese con le qualificazioni.
autore: Riccardo Caldara
Osaka 28 agosto. La mattina ha regalato il ritorno in pista dei velocisti. Senza sorprese la batterie dei 200 con tutti e tre gli americani che passano il turno. Il miglior tempo è del greco Gousis con 20.11 e tre degli otto ripescati sono in questa batteria. Curiosità: passano il turno anche due svizzeri, destinati però a non fare molta strada. Intanto ci sono. Mentre l’Italia è assente.
E’ ancora presto per fare pronostici, occorrerà attendere i quarti di finale della sera.
L’Italia invece ha prodotto un passaggio in finale per Clarissa Claretti. La martellista di Macerata ha dapprima fatto tremare lo staff azzurro con due nulli che hanno ricordato l’effetto Balassini, poi ha piazzato un 69.53 che le è valso il ripescaggio tra le 12 finaliste. E’ uscito invece Andrea Barberi alle prese con la batteria dei 400, ma se non altro ha realizzato il suo miglior risultato stagionale con 45.74. In questa gara invece il pronostico è secco: è per Wariner che in batteria ha passeggiato in 45.10.
Anche oggi ho ricavato qualche ora per un po’ di turismo, soprattutto rinunciando al pranzo a Casa Italia e al doveroso riposino pomeridiano. Doveroso perché la notte non dormo molto: finisco di scrivere e sistemare queste note che è l’una passata, alla sei mi sveglio, alle sette vado a correre, alle nove riparto per lo stadio. Dunque….
Dapprima ho visitato il castello che è le costruzione simbolo di Osaka. In realtà l’edificio, che definirei una sorta di “pagodone”, è stato raso al suolo con i bombardamenti del 1945, poi è stato ricostruito tale e quale. All’interno sette piani di esposizione per raccontare la storia di questo edificio militare che ha visto il suo fulgore tra il 1600 e il 1650. Al piano più alto c’è la terrazza da cui il panorama è davvero ineguagliabile: si staglia tutto lo skyline della città nipponica con gli innumerevoli grattacieli e qua e là qualche macchia verde.
La puntata successiva è l’Aquarium a Osakako, nella zona del porto. La visita vale la pena e l’acquario, preso d’assalto dai bambini mentre lo percorro rapidamente, è tra i migliori al mondo. Nei pressi c’è una gigantesca ruota panoramica, alta 112 metri, e non me la perdo di sicuro. Questa volta la vista è sul mare oltre che sulla città. Manco a dirlo le cabine sono condizionate e salirci è una mazzata. Ormai non mi faccio più fregare e indosso il pullover che mi porto sempre nello zainetto.
Concludo la parte turistica della giornata con una mangiata di kushi-age. Non è un piatto tipico, ma una modalità di mangiare il tempura, il famoso piatto giapponese. Il kushi-age è tipico di Osaka. Da un tavolo girevole ti servi di tanti spiedini con carne, gamberi, polpo, salmone, verdure di ogni tipo.
Ti servi dei tuoi intingoli preferiti e ti riempi due ciotole con gli occorrenti per preparare le impanature. Poi al tuo tavolo, al centro del quale è incastrato un contenitore quadrato in acciaio con l’olio che bolle, ti impani quello che vuoi e quando lo ritieni pronti lo immergi nelle varie salse che hai scelto. Attenzione però ad ustionarti la bocca. La curiosità è che quando ti accompagnano al tavolo ti posano un biglietto con l’ora di inizio. Da quel momento hai a disposizione 60 o 90 minuti per mangiare tutto, ma veramente tutto, quello che vuoi. Scaduto il tempo deve lasciare il tavolo. Tutto questo (abbiamo scelto la formula 60 minuti) per 990 yen, circa 7 euro!!!!
Sera
Subito due premiazioni una dietro l’altra: quella di Bekele per i 10.000 e quella della Campbell nei 100. Intanto si preparano le pedane per ospitare due importanti finali: asta femminile e disco maschile. Se è a senso unico l’asta con la formidabile Isinbaeva, il disco offrirà il duello tra il lituano Alekna, campione uscente, e l’estone Kanter.
Semifinali 100hs, da seguire le nordamericane e le giamaicane. 12,64 per la svedese Kallur nella prima, vanno in finale anche una canadese, una giamaicana e una statunitense. Nella seconda si presentano le campionesse di Helsinki ’05 Michelle Perry e di Parigi ’03 Perdita Felicien. Si rivede anche l’australiana McLellan. Vince la Perry in 12.55. Quando ho scritto che questo è il mondiale delle riconferme forse non mi sono sbagliato di molto. Si qualificano anche la canadese Felicien, la giamaicana Dixon e l‘altra statunitense Powell.
I discoboli sembrano poco in palla stasera, solo due hanno superato la fettuccia dei 65 metri. Nell’asta femminile ora la misura da superare è 4.50. La Isinbaeva è ancora tranquilla, le sue connazionali Feofanova e Golubchikova sono già in gara. Probabilmente la bella Yelena entrerà in gara quando le avversarie avranno già finito.
Il disco stenta a decollare, provvisoriamente in testa è l’olandese Smith con 65.98. Non faccio in tempo a scrivere questo che Kanter lancia a 68,94 tra l’ovazione del pubblico.
Tornano in pista i duecentisti per i quarti di finale. Il primo quarto è appannaggio di Rodney Martin che corre 20.26. Esce di scena lo sloveno Osovnikar, la sorpresa dei 100. L’ho osservato bene, in curva e in rettilineo, non è proprio un duecentista. Nel secondo c’è Spearmon e anche Churandy Martina. Il giamaicano Bolt fa un curvone e poi nel rettilineo smette di spingere: 20.13, dietro di lui si evidenzia Spearmon che corre in maniera un po’ originale ma molto efficace.
Nel disco situazione bloccata su Kanter che si appresta a succedere nell’albo d’oro dei campionati a Alekna, stasera solo quinto.
Vedere correre Gay è uno spettacolo, una curva magnifica e nel rettilineo bada a guardare gli altri, 20.06 per lui, 20.16 per il giamaicano Anderson. Passa anche Obikwelu che si era fatto squalificare sui 100.
Primo salto di Isinbaeva che entra in gara a 4.65. Dire che c’è una luce di 30 cm. tra lei e l’asticella è dire poco!
E’ quasi tutto bianco l’ultimo quarto di finale ma con tempi alti. Si impone l’irlandese Hession in 20.50 davanti a Gousis 20.51. Dunque facendo il punto e pur tenendo conto che ci sarà ancora il turno di semifinale, i miei favori vanno nell’ordine a Gay, Spearmon e Bolt con Anderson a fare da quarto incomodo. In tutte le prove di velocità è sempre lotta tra statunitensi e giamaicani. Vedremo.
Kanter è campione del mondo e festeggia con l’ultimo lancio (68.84) vicinissimo a quello che gli ha dato la vittoria. Il titolo del disco non si muove dai paesi baltici.
Isinbaeva, manco a dirlo, “passa” i 4.70 e si riserva misure superiori
Che il titolo dei 3000 siepi possa tornare nella sua nazione d’elezione, il Kenia? I titoli 2003 e 2005 sono stati appannaggio del qatariano Shaheen. I favori del pronostico vanno a Kemboi, viceprimatista stagionale alle spalle del connazionale Koech che non è stato portato ai mondiali dalla sua federazione.
Non mi ero accorto che sulla parte opposta dello stadio è iniziata la gara del lungo femminile. Bontà di un programma che stasera è veramente intenso!
Finale con tripletta keniana! Kipruto, Kemboi, Mateelong. Tempo alto 8:13 83. Pensate vent’anni fa giusti a Roma Francesco Panetta vinceva i mondiali in 8:08.57. Scusate la lacrimuccia nostalgica per un’atletica italiana che una volta contava molto di più. I tre keniani fanno il giro d’onore avvolti dalla loro bandiera tra gli applausi (mai esagerati) del pubblico.
Beh, se devo dare la stura ai rimpianti nel lungo ci manca una certa Fiona May (titoli nel 1995 e 2001). Per ora comanda la gara la portoghese Gomes con 6.87 sulla russa Kolchanova, 6.84.
La campionessa uscente, Tianna Madison, al momento è solo settima. In ombra anche la Kotova. Se qualcuno ricorda la brasiliana Maggi per la sua avvenenza, beh è in gara oggi, 6.64 per ora. Finirà sesta con 6.80.
Si risveglia la Lebedeva e mette una seria ipoteca al titolo con 7.03.
Ogni tanto si leva un boato dal pubblico: è qualche ragazza di belle speranze che spera di insidiare sua maestà Yelena. La gara è piacevole c’è anche qualche primato personale.
L’eterna Mutola per gli 800? Sarebbe una bella storia da raccontare. Trentacinque anni, un grande passato. Ma ci sono le russe e la marocchina Bendasi. Tuttavia è la keniana Jepkosgei che si distanzia. Maria de Lourdes reagisce, ma agli ottanta finali si butta fuori pista: esce in barella. Il titolo è della keniana con il miglior tempo mondiale della stagione: 1:56.04. Argento alla marocchina Benhassi, bronzo con primato personale alla spagnola Martinez. Per la cronaca la Jepkosgei vive e si allena tra Bergamo e Brescia ed è fidanzata con un italiano: cosa aspetta la federazione a farla sposare?
Non ho ancora detto che stasera guardo le gare, le commento e scrivo a fianco di Anna Riccardi, esponente di spicco della federazione e da pochi giorni membro del council Iaaf. Dopo le gare approfitterò di un passaggio sull’auto che ha in dotazione dalla federazione mondiale.
Primato personale per la polacca Pyrek nell’asta. Siamo a 4.75. Tocca a Isinbaeva a 4.80. Che succede, sbaglia il primo tentativo? Sono ancora in gara anche Feofanova, la francese Boslak e la ceca Badurova. In pedana Isinbaeva, begli occhi sgranati, bocca che chissà cosa dice. Fatto, 4.80 è fatto!
Tre semifinali dei 400hs femminili prima della finalona maschile. L’atletica a questi livelli è come una droga: più la guardi, più ne vorresti. E’ un pezzo di ragazza australiano, Jana Rawlinson, 25 anni, ad imporsi in 53.57.
Ancora Pyrek nell’asta, le altre tutte uscite. Esce anche lei. Isinbaeva è di nuovo campionessa del mondo ma senza stimoli. Dovrà misurarsi con se stessa. Stasera ha fatto tre soli salti: 4,65 e 4,80 tentato due volte. Ora prova 5,02. A Helsinki aveva fatto il record del mondo con 5,01.
Seconda semifinale dei 400hs una russa, la campionessa uscente Pechenkina, e una cinese passano il turno, 53.82 e 54.00.
Yelena in pedana. Silenzio. Non ci prova neppure. Vincere con 4.80 sarebbe un po’ poco.
Ultima semifinale dei 400hs. 53.87 per la bionda polacca Jesien. Seconda la giamaicana Wilson.
Secondo tentativo. Il pubblico cadenza il ritmo, non so quanto questa pratica sia gradita. Sì gradisce, lo chiede lei stessa. Comunque questa volta è più vicina al successo.
Resta un tentativo a Isinbaeva. C’è aspettativa. Niente da fare, si esibisce in una capovolta sui tappeti per ringraziare il pubblico.
Finisce anche il lungo con una sorpresa la tripletta russa: Lebedeva, Kolchanova, Kotova. Si dispera la povera portoghese Naide Gomes che si era ormai illusa di conquistare il bronzo.
Non resta che la finale dei 400hs maschili. Sanchez fa di tutto per riappropriarsi del titolo che era suo nel 2001 e nel 2003, ma Clement è troppo forte e scende ben al di sotto dei 48 secondi. Per lui un tempone 47.61, per Sanchez 48.01. La sorpresa è il polacco Plawgo, terzo con il record nazionale a 48.12.
La serata non è finita. Rientro in albergo e mi trovo alle prese con la serata valdostana a Casa Italia. Mi sento un po’ a casa: mocetta, polenta e carbonada, tegole, vini della Vallée. Senza voler essere campanilista, diciamo che la Val d’Aosta ha portato a Casa Italia una ventata di buona cucina. Peccato che la serata sia già al termine: il tempo di qualche foto. Per la Regione si è scomodato l’assessore al turismo Pastoret.
A domani
autore: Riccardo Caldara
Osaka 29 agosto. E’ la giornata di Andrew Howe. La tensione nel clan azzurro è palpabile. Alle gambe di questo giovanotto è legata la sorte dell’intera spedizione italiana. Con una sua medaglia nel carniere cambierebbe la chiave di lettura anche degli altri semplici finalisti. In tribuna il presidente Arese è tesissimo. Il primo salto di Howe è nullo ma lunghissimo e non c’è ragione di disperare, lui ci ha abituati a gestire le gare utilizzando anche l’ultimo salto. Infatti alla seconda prova è subito 8.17, due centimetri più del minimo richiesto. I dirigenti azzurri tirano un sospiro di sollievo. Non va così bene al favorito di questa gara, il panamense Saladino che con 8.13 si affida ai ripescaggi. Il migliore è il sudafricano Mokoene con 8.28, gli altri raccolti in un fazzoletto Beckford e Phillips 8.22, il tedesco Reif 8.19, poi il nostro Howe. Altri sette sono ripescati fino al 7.99 dell’americano Quinley. La finale domani sera.
Il fatto che molti atleti dei concorsi fatichino a realizzare di mattina le misure di qualificazione la dice lunga sulle condizioni di caldo e di umidità in cui si gareggia. I limiti sono stabiliti dalla IAAF sulla base delle statistiche delle singole specialità nel mondo e dovrebbero essere ragionevolmente abbordabili.
Anche nelle qualificazioni del giavellotto femminile (limite 61 metri) ci sono ben cinque ripescate, ma non la nostra Bani che risulta quattordicesima con 59.02, mentre sarebbe bastato un 60.08 per entrare nelle dodici.
Stamattina si sono svolte anche le batterie dei 110 hs, dei 200 e dei 1500 femminili: Non mi pare ci siano state grosse sorprese. Nel turno successivo si avrà un quadro più chiaro dei favoriti.
Ho dedicato l’ora di pranzo ad un po’ di shopping nel quartiere di Namba, molto colorato, molto affollato, ricco di sale giochi dove i giapponesi si stordiscono giocando al “pachino”, una via di mezzo tra il flipper e la slot-machine. Si gioca approvvigionandosi di centinaia di biglie d’acciaio. Il rumore all’interno delle sale è infernale C’è musica ad un volume altissimo a cui si aggiunge il frastuono di centinaia di macchinette. Affacciandosi a queste sale (ce ne sono di varie dimensioni e anche di livello estetico differente) si è colti da un acre odore di fumo perché non c’è nulla che si abbini meglio al gioco come il fumare. Naturalmente in Giappone non è sempre vietato fumare nei locali pubblici. Semmai è vietato per strada. Sembra un paradosso vero? In realtà è concesso solo se ti porti a casa la cicca oppure se fumi negli appositi corner attrezzati. Quando ci sono. Sì perché in Giappone non c’è nulla di così sorprendente della pulizia. Sta nei loro cromosomi. Alla sera sul pavimento dei vagoni della metropolitana dopo un’intera giornata che va su e giù, non trovi neppure un minuscolo pezzo di carta, né una goccia sfuggita da una lattina. Lindo, lustro, lucido. Non esagero. E così è nelle strade.
Già, la lattina. I distributori automatici di bevande in lattine e bottigliette, rigorosamente gelate, sono diffusissimi. Ce ne sono in ogni angolo di strada, anche nei cantoni più nascosti, e propongono le bibite più impensate: tè incredibili (ce n’è uno al “limone di Sicilia”), beveroni di caffelatte, bevande isotoniche. L’uso è semplice e intuitivo anche in mancanza di scritte in alcuna lingua occidentale. Prezzi bassissimi ovviamente, dell’ordine dei 120 yen (meno di 1 euro). Immagino che la mancata diffusione in Italia di tale elementare possibilità dipenda molto dai nostri Epat, Ascom e via dicendo, in buona sostanza dagli esercenti dei bar, ma forse la diffusione è anche inibita dal vandalismo imperante nel nostro paese.
Sera
Quarti di finale dei 200 femminili. Si aggiudica il primo la statunitense Sanya Richards con 22.31. Sulle pedane vanno gli atleti dell’alto e le atlete del disco per le loro finali e quelle del triplo per le eliminatorie. Per la nostra Magdelin Martinez, inserita nel gruppo B, si tratta di superare i 14.40. Quest’anno ha 14.57.
Urlano gli italiani dietro di me. E’ Martinez che ha superato la misura di ammissione alla finale: 14.62 al primo salto. Bel colpo. Mi ero perso il suo salto per una telefonata dall’Italia. Altro sospiro di sollievo dei nostri dirigenti e tecnici. Chiamo Marta a casa, mia figlia, e commento.
Il secondo quarto è di Allyson Felix 22.61. La terza è vinta dalla campionessa dei 100 Veronica Campbell con 22.55. L’ultimo quarto è appannaggio di Aleen Bailey in 22.60, davanti a LaShauntea Moore 22.71. Che nome questa ragazza americana. Sembra uscita da un romanzo di Lansdale. Leggete Lansdale? Ve lo consiglio. Joe R. Lansdale, texano, prolifico autore di romanzi. Pubblica da Einaudi e più recentemente da Fanucci. Storiacce trash, molto americane. Altri nomi di ragazze dei 200: Tahesia, Kay Khine, Tezzhan, Guzel, Cydonie (bellissimo!), Kadiatou, LaVerne. Vi invito a indovinarne le nazionalità.
Torniamo ai 200. Per il titolo sarà ancora lotta tra le giamaicane, Campbell favorita, e le americane. Non c’è altra storia.
Nel disco è al comando la tedesca Franka Dietsch con 66.61. Le altre, tre metri indietro. L’asticella nel salto in alto è a 2.26.
Partita la prima semifinale dei 5000 donne: l’entusiasmo del pubblico mi dice che c’è una giapponese in gara, Kayoko Fukushi. Ultimo giro, una russa nella morsa di quattro nere. Passano in cinque, è inutile che si scannino: le altre sono lontanissime. Vince la turca Abeylegesse in 15:06.26, seconda Cheruyot, poi Kibet, Bourika, Bufalova.
Nel disco la russa Pishchalnikova si porta al secondo posto con 65.14.
Andiamo con la seconda semifinale dei 5000 con la nostra Wassteiner, 15:14.11 di personale. Bisogna esprimersi almeno a quel livello. Vince l’etiope Defa in 15:10.13 e la nostra Silvia è sesta con un buon 15:15.74 , suo secondo tempo di sempre. Naturalmente si qualifica entrando tra le cinque ripescate. Undicesimo tempo tra tutte. Bravissima. Atletica femminile italiana assai meglio di quella maschile!
La gara del disco si è cristallizzata come già detto, terza è la cubana Barrios, 63.90. Festeggia la tedesca.
Siamo a 2.30 nell’alto. Passano la misura Thomas, Moya, Ioannou, Janku, Holm, Rybakov.
Si premia l’asta femminile: Isinbaeva, Badurova, Feofanova sul podio. Zarina dell’atletica, quando ci regalerai un nuovo record?
Dicevo prima delle bibite. Quello che lo status di Vip della “Family IAAF” consente di fare è prendere da bere a volontà nell’apposita area e di portarsi il bicchierone in postazione. Ci sono birre, bevande isotoniche, una tal Kirin che è una sorta di gin tonic molto gassato, il caffelatte ghiacciato, un tè amarissimo e impossibile da bere, un succo d’arancia, della semplice acqua però giapponese, CocaCola zero calorie. I continui beveraggi ti consentono di rimpiazzare i liquidi che si perdono con la sudorazione. Per completare il discorsi sui Vip, devo dire che ce ne sono di due tipi: 1 e 2. Io sono tra i Vip 2 che hanno diritto solo al bere, per i Vip 1 c’è una lounge rifornita di ogni bendiddio. Mi dicono però inferiore agli altri campionati.
Finale dei 100 hs. Chissà se vincerà Michelle Perry o Perdita Felicien, le campionesse delle 2 ultime edizioni. E’ misterioso il fatto come una che si chiama Perdita possa vincere qualcosa. Ecco un altro arrivo come quello dei 100, indecifrabile. Nessun’atleta esulta. Il tempo è 12.46 e la campionessa è Perry, seconda Perdita, tre centesimi di differenza. La gente fischia. Non è convinta. Vedremo il fotofinish. Comunque mi dispiace per lei, ma Perdita ha perso….
Emozioneeeeeeee! Mi sono fatto fare una foto con la grande Isinbaeva, con la medaglia al collo. Che stupido le ho parlato in inglese e non ho pensato che è russa. Comunque, anche da vicino è stupenda.
Premiazione del lungo. Lebedeva, Kolchanova, Kotova: c’est grande la Russie! Et moi aussi! Con la mia maglia marcia di sudore accanto alla regina dell’atletica che sembra uscita da una sfilata. Una foto da regalare ai nipotini!
Semifinali dei 400. Finalmente rivedo Wariner. Nella prima ha la meglio l’americano Taylor sullo svedese Wissman 44.45 e 44.56, record svedese.
La gara di alto si scalda. Cinque in gara a 2.35. Thomas alla prima, Ioannou e Rybakov alla seconda. Holm ultimo tentativo. Fallito. Restano tre e tutti sbagliano la prima prova a 2.37. Ioannou, Rybakov, Thomas, le medaglie sono queste, occorre vedere il colore.
Seconda semifinale dei 400: Wariner in settima corsia domina, letteralmente fermandosi prima del traguardo. Il suo tempo è 44.34. Ha quasi irriso gli avversari. Bene dietro a lui Chris Brown con 44.52.
Terza semifinale. Merritt, 44.31, davanti al francese Djhone 44.46 record nazionale, che ha la meglio sul canadese Christopher, 44.47.
Sarà una bella finale che purtroppo non potrò vedere perché venerdì ho il volo di ritorno. La mia avventura di Osaka 2007 sta per finire.
Alto: festeggia Thomas delle Bahamas. Tutti e tre hanno sbagliato 2.37 e restano appaiati a 2.35. Thomas accenna a un mezzo giro di pista ma la gente non se lo fila: peccato, questi giapu sono freddi. Rybakov è secondo, Ioannou (Cipro) è terzo.
Finale dei 400 donne. Sanders, Williams, Trotter. Vince la britannica Ohurougu, a sorpresa, con 49.61, primato personale. Dietro, Sanders e Williams, entrambe sotto i 50.
Seratona. Si è anche alzata una brezzolina, niente di esagerato però. La luna è tornata ad occhieggiare sul Nagai Stadium. I giapponesi lo pronunciano Nagaì.
Non c’è tregua. Finale dei 1500. Sarò fissato ma vedere tre spagnoli in finale (ci sono sempre!) mi fa girare le scatole: perché gli spagnoli sì e gli italiani no? Cos’hanno di diverso? Genetica? Non credo. Preparazione? Investimenti? Copiamoli. Fatto sta che Gallardo, Casado, Higuero sono lì, con fior di primati personali. Comunque i neri sono imbattibili: vince il keniano di maglia statunitense Bernard Lagat, era suo il pronostico, con 3:34.77 davanti al campione uscente (a Helsinki fece doppietta con gli 800) Rashid Ramzi. Terzo e quarto Korir e Kiprop, keniani. Settimo il primo spagnolo, Arturo Casado
Conclusione con le semifinali dei 200. Qui si scoprono le carte e i pronostici prendono indirizzi precisi. Bolt, Spearmon, Obikwelu, Martina nella prima. Gay, Gousis, Anderson, Williams nella seconda.
CocaCola, Epson, Mizuno, Tdk, Seiko, VTB, Toyota. Che cos’hanno in comune questi marchi? Sono gli sponsor principali della IAAF e almeno una volta ogni 30 minuti, nei momenti morti della manifestazione, una gentile voce giapponese lo ricorda e li ringrazia. E’ il contratto, baby!
Bolt, Spearmon, Martin, Martina, 20.03 20.05 20.18 20.20 sono i primi quattro qualificati alla finale dei 200. Per Churandy Martina è record nazionale delle Antille Olandesi. Fuori Obikwelu.
Tyson Gay è in quinta. Gara impeccabile la sua, chiusa in 20.00. Non so quanto si sia nascosto. Certo sarà una finale da favola: tre statunitensi contro tre giamaicani più un greco e un antillano. Sapete già per chi farò il tifo.
Buonanotte
autore: Riccardo Caldara
Osaka 30 agosto. Stamattina niente gare in calendario. La federazione ha organizzato un viaggio a Kyoto, 1 milione 450 mila abitanti, settima città del Giappone, 2 mila templi tra buddisti e scintoisti, città nota per il protocollo mondiale sull’ambiente e divenuta lei stessa un riferimento per quanti si occupano di ecologia. E’ città moderna e insieme antica, risparmiata dai bombardamenti del 1945, prima capitale del Giappone. La delegazione era composta da dirigenti Fidal, assessori di comuni, province, regioni (le stesse che sostengono “Casa Italia” a Osaka), il vice ambasciatore italiano a Tokyo, un senatore della repubblica. A Kyoto ci ha ricevuti il vicesindaco Tsutomu Uehara con alcuni assessori. Tra le altre cose, Uehara ci ha spiegato (le famose “best practice” ecologiche) che nella sua città viene raccolto l’olio usato per friggere il tempura, piatto nazionale giapponese, viene lavorato e trasformato in carburante per far viaggiare i mezzi della nettezza urbana.
Successivamente abbiamo visitato il castello Nijo, costruito nel 1603 all’epoca dei shogun, e un tempio buddista abbarbicato sulla collina che circonda Kyoto.
Si inizia da dove eravamo rimasti: la premiazione di Thomas vincitore del salto in alto di ieri sera.
Iniziano le qualificazioni dell’asta maschile, si corrono le sei batterie degli 800 uomini, vanno in pedana le martelliste per la finale, con la nostra Clarissa Claretti. Soprattutto si attende con trepidazione la finale del lungo con Andrew Howe.
Nell’asta, qualificazione a 5,75, salvo ripescaggi, è in pedana una fresca conoscenza di Donnas, quel German Chiaraviglio, ventenne argentino, giunto a gareggiare a “Via col vento” lo scorso 15 luglio. Allora aveva realizzato 5.50. Stasera ha già passato 5.55 alla prima prova, ha un personale di 5.71.
Ordinaria amministrazione negli 800 con tempi tra 1:45.5 e 1:46.0. Passano i favoriti Lalou, Bogdanov, Kamel, Borzhakovski, passa Ramzi, campione uscente e fresca medaglia d’argento ieri sera sui 1500. Prossimo turno le semifinali, domani alle 20.05.
Intanto Clarissa spara il martello a 70.73, non basterà ma è segno di vitalità per la ragazza che è a poco più di un metro dal suo personale. Per ora è settima, comanda la tedesca Betty Heidler che ha ottenuto 74,76.
Stasera ho preso per l’ultima volta la metropolitana, linea blu a Higobashi, ho cambiato a Daikokucho con la linea rossa fino a Nagai. Al ritorno farò l’inverso. Da domani mi mancheranno gli uomini e le donne che quotidianamente percorrono le linee di Osaka per andare al lavoro. Quelli che hanno imparato ad appisolarsi sui convogli per ottimizzare i tragitti tra casa e lavoro e viceversa.
Finale 400hs donne. Eccezionale l’australiana Rawlinson che riesce a contenere la russa Pechenkina, campionessa uscente, rinvenuta molto forte nel rettilineo finale. Tempi: 53.31 e 53.50. Bronzo alla polacca Jesien. Un po’ di rinnovamento c’è.
Claretti, sempre settima, ha migliorato di un centimetro: 70,74.
E’ arrivato il momento di Howe. La gara si svolge sulla pedana opposta al rettilineo d’arrivo, per cui da casa vedete meglio di me. L’attesa degli italiani è grande. Mettetevi nei panni di un dirigente Fidal che vede svanire (finora) una a una le possibilità di medaglia dei suoi. A parte Howe resta molto poco: la Martinez nel triplo, Schwazer nei 50 km. di marcia, la Di Martino. Vogliamo aggiungere la 4x100? L’Andreucci e la Rigaudo? Forse è più facile azzeccare un terno al lotto. E allora Andrew diventa fondamentale, per la sopravvivenza stessa del movimento. Intanto è nullo il primo salto di Howe. Il campione uscente Phillips si porta invece a 8.30.
Sta accadendo una cosa strana nella prima batteria dei 5000. Il trentacinquenne svedese Sioqvist ha preso un vantaggio incredibile fin da subito arrivando a 80 metri. A tre giri dal termine gli avversari si sono svegliati e vanno a riprenderlo, forse è la fine di un sogno, ma la sua tattica è stata suicida. Vince l’etiope Bekele in 13:46.42. Secondo Jesus Espana in 13:46.45. Indovinate di che nazione è. Anche Saladino a 8.30. Salta Howe, 8.13 per ora è quarto. Al terzo c’è l’ucraino Lukashevych con 8.17.
Nella seconda batteria dei 5000 vince Kipchoge in 13:33.37, se non è ripescato esce il campione uscente Limo. No, è ripescato, questa batteria era più veloce della precedente.
Saladino va a 8.46. Howe, sveglia, sono convinto che stanno pensando molti italiani. Mokoene, Sudafrica, balza a 8.19, provvisoriamente bronzo e caccia Howe al quinto posto. Nullo il suo terzo salto.
Tre semifinali dei 110hs, si rivedono i cinesi. E’ l’americano Payne che vince nella prima davanti a Shi, 13.19 e 13.24. Nella seconda c’è il vincitore a sorpresa di Helsinki, il francese Doucouré contro il viceprimatista stagionale l’americano Trammell. Domina Trammell che segna 13.23, Doucouré è apparso molto appesantito.
Salta 8.17 Beckford e Andrew scivola ancora un posto indietro. Howe risponde con 8.12, non serve.
Terza semifinale dei 110hs. Vince il cubano Robles con 13.21 davanti al cinese Liu, campione olimpico ad Atene, 13.25.
La serata non lascia tregua e le sorprese non mancano: Howe lascia intravedere il bronzo con salto a 8.20, ma viene ricacciato al quarto posto dall’ucraino che salta 8.25. Siamo ormai all’epilogo. Andrew è immenso con salto a 8.47 che cancella il record italiano vecchio di vent’anni di Giovanni Evangelisti (8.43). Per lui potrebbe essere oro. Ma ci pensa il feroce Saladino a zittire noi italiani: 8.57. E’ comunque una grande serata per i colori italiani. Stasera invece di preparare la valigia, mi tocca festeggiare a Casa Italia.
La fine dei 200 è tesissima e Tyson Gay ha troppa voglia di fare il bis. Ci prova Boit a insidiarlo per un attimo nel rettilineo finale. E’ un’illusione: Gay fa sua la gara con 19.76, nuovo record dei campionati. Per lui è una prestigiosa doppietta. Boit 19.91, Spearmon 20.01.
Finisce qui il mio mondiale. Domani rientro a casa. Ma vi racconterò ancora la festa di stanotte.
Scusate gli errori e qualche digressione di troppo.
A presto.
autore: Riccardo Caldara
Osaka - Conclusioni. Ero rimasto alla notte folle di Andrew Howe giovedì sera e ai festeggiamenti a Casa Italia che si sono protratti fino alle 3 del mattino.
Quando Howe è arrivato, dopo aver esaurito le incombenze di rito (antidoping e interviste varie) è stato accolto da un grande applauso. Dapprima, mentre il nostro medagliato mangiava qualcosa, è stato proiettato un lungo filmato che ripercorreva la sua attività atletica fin da quando era ragazzino. Poi è arrivata una grande torta che Howe ha tagliato, quindi si sono susseguiti i brindisi. Naturalmente c’erano la mamma e la ragazza di Andrew.
Io ho potuto dormire poche ore perché dovevo finire di preparare i bagagli. Alle nove di venerdì (ora locale) ho lasciato il mio hotel alla volta del Rihga, l’albergo degli azzurri, da cui ho preso la navetta alla volta dell’aeroporto di Kansai. Sul bus con me c’erano alcuni italiani che rientravano nonché atleti bulgari e rumeni che da Malpensa avrebbero proseguito per le loro destinazioni. Fra questi Chiara Rosa, di cui ho potuto apprezzare tutta la simpatia, con il suo allenatore e Koura Kaba Fantoni. Poiché sapevo che quella stessa mattina si sarebbero corse le batterie della 4x100, mi sono chiesto cosa ci facesse su quel volo. Una curiosità soddisfatta soltanto al ritiro bagagli alla Malpensa quando l’ho avvicinato e gli ho chiesto il perché di quel rientro. “Ho avuto problemi con il responsabile della velocità” mi ha risposto. L’esatta dimensione della questione l’avrei avuta però solo il giorno dopo alla lettura dei giornali. Era stato rispedito a casa per essere rientrato in albergo una mattina alle 5. Tra l’altro, visti i suoi risultati nel 2007 perché portarlo in Giappone?
All’aeroporto di Milano ho anche appreso che la nostra 4x100 era stata eliminata e che Wariner e la Felix avevano realizzato dei temponi sui 400 e sui 200.
Il resto dei Mondiali l’ho visto da casa, compresa la splendida medaglia d’argento di Antonietta Di Martino.
Ovvio che adesso si apra un dibattito sul bilancio degli azzurri.
A mio modesto parere, la spedizione azzurra a Osaka può essere considerata positiva soltanto se accompagnato da una profonda autocritica dei nostri vertici. Mi sembra che le prime considerazioni del presidente Arese vadano proprio in questa direzione. Dovrà però accettare le critiche (e farne tesoro) che arrivano da ogni parte, anche se pesanti e intempestive come quelle di Giovanni Evangelisti che, proprio nel momento in cui Howe vinceva l’argento, affermava che il reatino è frutto del caso e non di una programmazione. E come si può dargli torto se dietro di lui il miglior italiano vanta settanta centimetri in meno?
In buona sostanza: meglio la nostra atletica femminile di quella maschile perché ha presentato un numero di finaliste e di primati personali diffusi in tutti i settori; c’è fermento nel settore lanci femminile, forse grazie alla mano di Nicola Silvaggi che essenzialmente resta un buon allenatore dei lanci; atletica maschile totalmente da rifondare in tutte le specialità di corsa su pista: ostacoli, velocità (inesistente) e mezzofondo. Dare una scorsa alle graduatorie stagionali per credere!
E non ci consoli il fatto che siamo davanti a Francia e Spagna nel medagliere.
Insomma, c’è molto da lavorare.
autore: Riccardo Caldara
autore: Hermes Perotto
Ivrea 2 settembre. Nella giornata
conclusiva dei Mondiali di Osaka, mentre Antonietta Di Martino regala ai colori
azzurri un'altra splendida medaglia, l'atletica 'normale' riprende il suo
cammino con il tradizionale appuntamento del meeting VerdAtletica di
Ivrea.
La manifestazione ha riscosso un notevole successo con una
partecipazione superiore alle 300 unità e questo costituisce il giusto premio
per gli organizzatori (Atletica Ivrea, Canavesana e noi del Pont Donnas).
Per
i nostri colori, nella categoria allievi, annotiamo la positiva conferma di Soufiane Boukhlik che si aggiudica gli 800
metri, la buona prestazione di una ritrovata Dénise Nones nel salto in lungo che si
piazza al terzo posto, una discreta Alice
Volpi sui 200m (secondo gradino del podio), una prestazione
'in crescita' per Stefania Perucca sui
3000m (quarta in classifica) e la 'sfiga' di Nicole Rat alla quale un giudice distratto
nega un risultato tecnico migliore (seconda piazza per lei).
Fra le junior Valentina Perucca è quinta con un tempo che
non la soddisfa, però siamo solo alle prime gare di questa seconda
parte...
Nella categoria ragazze Nicole
Nones e Sophie Brunod hanno preso
parte al triathlon (60-vortex-600). Nicole ha concluso al nono posto con il
'personale' sui 600 e il quasi personale nel vortex mentre Sophie 'chiude' al
17° posto con i 'personali' nel vortex e sui 600.
Infine fra i piccolissimi esordienti (e si tratta
proprio di un esordio per loro) abbiamo visto in pista per la prima volta Sara Zuliani e Gabriel Pitti impegnati nei 50 metri
(settimo posto per Sara e secondo posto per Gabriel).
*** Le foto ***
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Cristina Ratto
Vercelli 8 settembre. Giornata tipicamente estiva quella che abbiamo trovato a Vercelli in occasione del meeting provinciale. Bilancio finale tutto sommato positivo per i nostri colori. In particolare per Nicole Rat che sta entrando in forma al momento giusto. Dopo alcuni lanci piuttosto lunghi, ma nulli di settore l'atleta ha centrato il tanto atteso primato personale e nuovo record valdostano scagliando il suo martello a 36.79 migliorandosi di oltre un metro. Dopo questa tanto attesa misura la gioia è stata grande e l'atleta si è scaricata a livello nervoso e la successiva gara di disco ne ha fatto un po' le spese. Nicole ha chiuso con un lancio a 27.33.
Altre note positive giungono da Julien Pramotton che si è testato sui 400 ottenendo un 53.14 a soli 3 centesimi dal personale ottenuto lo scorso maggio a dimostrazione che la strada intrapresa in ottica Campionati Italiani (400hs e 4x400) è quella giusta. Con lui a fare il suo esordio sulla distanza Alex Bellocchia il cui tempo finale, 58.44, ha risentito di un passaggio ai 200 troppo lento (29.2) e di un finale sprintato: una migliore distribuzione gli consentirà in futuro di migliorare nettamente questo crono che per ora è il suo primato personale.
Sempre sui 400, ma tra le Allieve, ha corso anche Alice Volpi che avvicina di molto il suo record personale.
Veniamo al salto in lungo dove Elisa Balagna inizia come al solito inanellando una bella serie di nulli poi, registrata meglio la rincorsa, atterra infine a 4.33. Stefano Cresto dopo aver scaldato i motori con un 100 corso in 12.16 ottiene nel lungo una buona serie si salti tutti sopra i 5.70 il migliore dei quali è risultato essere il 5.85. Per Stefano si è trattato di una sorta di gara di allenamento in quanto in settimana ha affrontato allenamenti piuttosto impegnativi a livello muscolare che gli hanno lasciato le gambe piuttosto "pesanti".
Infine una piccola nota dolente, soprattuto per il suo protagonista: Federico Girodo che dopo l'exploit di Mondovì è incappato durante il secondo salto (il primo era un nullo) in un piccolo infortunio muscolare che lo costringerà ad almeno una settimana di riposo; la speranza che l'incidente sia riconducibile ad un semplice forte crampo o ad una leggera contrattura, solo esami più accurati ce lo potranno dire.
autore: Cristina Ratto
autore: Hermes Perotto
Aosta 22 settembre. Giornata dedicata ai Campionati Regionali master ai quali si aggiunge la manifestazione valida quale Campionato di Società per le categorie ragazzi e cadetti. La nostra partecipazione è piuttosto esigua però i pochi atleti presenti si comportano egregiamente.
'Giampi' Del Pesco, tornato in pedana dopo l'intervento chirurgico, conquista il titolo del giavellotto della sua categoria (master45) e si cimenta poi nel getto del peso.
Fra i giovani le cose migliori arrivano da Alessia Annovazzi che si aggiudica le gare dei 60hs con il suo nuovo 'personale' di 11.1 e la gara di salto in alto uguagliando la propria miglior prestazione di m 1.37.
Il fratello Davide non le è da meno e ottiene anche lui due nuovi 'personali': il primo sui 100hs con il tempo di 16.6 e i secondo nel getto del peso, superando la fettuccia dei 10m (10.10).
In gara anche il bravo Alessandro Servalli che si cimenta nuovamente nel salto con l'asta superando la misura di 2.30, poi si dedica al salto in lungo dove ottiene la prestazione di 4.87.
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Aosta 6 ottobre. Nutrita partecipazione dei nostri giovanissimi atleti a questa manifestazione valida quale seconda giornata dei campionati regionali promozionali. Rispetto alla prima giornata dove soltanto tre dei nostri erano presenti, stavolta il gruppo era ben più numeroso con 17 atleti presenti.
Per quanto riguarda la prima giornata segnaliamo comunque i risultati di Simone Bottan che ha realizzato i suoi primati personali nel salto in alto e nei 60 ostacoli e i buoni piazzamenti degli esordienti Roberto Ravo e Martina Bottan.
In questa seconda giornata spicca il risultato di Alessandra Ammoni che conquista due titoli regionali della categoria ragazze (60m e salto in lungo), realizzando il proprio personale nella gara di salto. Un altro titolo arriva dagli 80m cadette con Alexandra Cagnino che se lo aggiudica davanti alla sorella Martina (per entrambe, primato personale). Simone Bottan realizza un altro nuovo 'personale' nella gara di salto in lungo, così come Jean Chappoz stabilisce i propri limiti sui 60m e nel vortex.
Nelle gare riservate agli esordienti del gruppo A buoni risultati arrivano da Carol Peretto, da Erika Nones, da Sara Zuliani, da Raissa Paganone e da Roberto Ravo.
Fra gli esordienti B si mettono in luce Soraya Paganone, Corinne Challancin, Benedetta Ammoni, Camilla Carpino e Valentina Bretto mentre fra i 'piccolissimi' esordienti C sono stati bravissime Martina Bottan e Desirée Rado.
autore: Hermes Perotto
Cesenatico 6 e 7 ottobre. Nicole Rat, Julien Pramotton, Soufiane Boukhlik e la staffetta 4x400 (Alex Bellocchia, Stefano Cresto, Julien Pramotton e Soufiane Boukhlik) sono stati i nostri atleti (in ordine di apparizione) presenti a questa edizione dei campionati italiani allievi.
Nicole Rat non è stata all'altezza delle proprie prestazioni e ha pagato sicuramente lo stato d'animo con il quale ha affrontato la competizione: troppa ansia e troppo nervosismo. È una ragazza che chiede molto a sé stessa (a volte troppo) e questo non le giova. Deve acquisire ancora molta esperienza e questa è stata sicuramente una tappa importante verso questo obiettivo. Il ventesimo e il ventunesimo posto (rispettivamente nel martello e nel disco) sono al di sotto delle sue possibilità così come le prestazioni ottenute (34.37 e 27.87); Nicole lo sa e deve lavorare per far si che buon il lavoro di preparazione fisica e tecnica non venga vanificato da negative condizioni di stress.
Julien Pramotton è stato bravo. Si è presentato in pista ed ha affrontato la gara con la giusta determinazione e ha ottenuto una prestazione più che dignitosa (400hs in 58.40). Julien in questa stagione ha posto alcuni tasselli verso una crescita tecnica che potrebbe regalargli belle soddisfazioni; deve 'voler' continuare su questa strada.
Soufiane Boukhlik ha confermato di possedere il talento per esprimersi ad alti livelli. È un 'garista' e questa è una prerogativa importante. Purtroppo non è arrivato a questo appuntamento in condizioni fisiche perfette (il digiuno imposto dalla sua religione non giova certamente) e gli è mancato quel 'rush' finale che è stato per tutta la stagione la sua arma migliore. Il piazzamento conclusivo sugli 800 (undicesimo in 2.00.29) ha dimostrato che un posto fra i primi sei era alla sua portata.
La staffetta 4x400 è andata 'alla grande'. Migliorarsi di oltre 3 secondi non è cosa da poco e il merito, pur dividendosi in modo equo fra tutti e quattro, va ascritto in modo particolare ad Alex Bellocchia e a Stefano Cresto che si sono veramente 'superati' sapendo che Julien Pramotton e Soufiane Boukhlik non avrebbero certamente ceduto di un solo centimetro. Il sedicesimo posto finale con il tempo di 3.33.95 è sicuramente un ottimo risultato.
Analizzando gli aspetti positivi di questa trasferta, siamo certi che è stata un'esperienza utile che pone le basi per netti miglioramenti futuri: ora sta ad ognuno di loro sfruttare l'occasione di 'crescere' come atleti e come uomini (o donne). Ragazzi, non buttate al vento questa 'chance'!
autore: Hermes Perotto
Pont-Saint-Martin 11 ottobre. Parte quest'oggi alla volta di Monzon (Aragona - Spagna) un gruppo di nostri atleti che sarà impegnato sabato prossimo nel 14° 'Encuentro de l'Amistad, manifestazione di atletica leggera dove saranno presenti società spagnole, francesi, italiane e tedesche.
Partecipano alla trasferta gli atleti Alex Bellocchia, Soufiane Boukhlik, Stefano Cresto, Julien Pramotton, Federico Girodo (in veste di semplice spettatore), Elisa Balagna, Nicole Bonin, Nicole Rat, Alice Volpi.
A Ravenna è invece in programma il Campionato Italiano della categoria cadetti che vedrà in pedana il nostro atleta Alessandro Servalli, impegnato nella gara di salto con l'asta.
autore: Hermes Perotto
Monzòn 13 ottobre. Tre primati personali, condìti da due nuovi record sociali sono il primo bilancio di questa trasferta in terra ispanica. Purtroppo non siamo ancora in possesso dei risultati definitivi per cui non possiamo fornire il quadro completo di questa manifestazione. Di sicuro possiamo già confermare che Stefano Cresto nel salto in lungo ha ottenuto il suo nuovo primato personale, così come Julien Pramotton sui 200 ostacoli e Soufiane Boukhlik sui 600 metri (record sociale).
Record sociale allievi anche per la staffetta 100+200+300+400 composta da Alex Bellocchia, Stefano Cresto, Julien Pramotton e Soufiane Boukhlik.
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Alba 20 ottobre. La stagione si avvia ormai alla conclusione, ma alcuni nostri atleti riescono ancora a cogliere, in queste ultime gare, l'opportunità per migliorarsi. Nonostante il clima piuttosto freddo Stefano Cresto ottiene il 'personal best' nel salto in lungo con la misura di 6.28 e corre poi i 100m in un buon 11.67; Davide Annovazzi si migliora sui 100hs portando il proprio limite a 16.51 e poi realizza il 'personale' nel salto in lungo; Mirian Bosonin supera nel salto in lungo la misura di 4.31 (primato personale) e corre i 100m in 13.99; infine la 'giovanissima' Matilde Beuchod corre i 60m in 9.31 (non lontana dal proprio limite) e stabilisce il proprio 'personale' nel getto del peso con la misura di 7.07.
*** foto ***
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Pont-Saint-Martin 21 ottobre. Con 68 classificati la 7ª cronoscalata ha avuto la terza miglior partecipazione della sua storia. Anche senza tanti ‘big’ ha avuto un buon successo ed ha confermato i pronostici che si potevano formulare leggendo l’ordine di partenza: l’Allievo Xavier Chevrier e la Cristiane Nex. Pronostici non disattesi e dopo i 330 m. da superare in km. 1,740 per raggiungere Ivery da P.S.Martin il duo si aggiudicava la gara, Xavier in 11’45”4 e Christiane in 14’25”5. Sui due podi assoluti sono poi saliti, su quello maschile Sandro Favre (12’06”1) e lo Juniores Emanuele Bonetti (12’39”2) e su quello femminile, dopo la Nex, si sono poste Marina Ferrandoz (14’50”2) e la biellese Valeria Bruno (15’35”8). Il concorrente più giovane è stato il Cadetto Yulen Lettry (31° in 15’17”8) ed il più attempato ovviamente è stato l’immarcescibile Lino Tadei. Malgrado le concomitanze di giornata nemmeno troppo distanti, Hermes Perotto e l’Atletica Pont Donnas, capofila dell’organizzazione ‘Progetto Atletica Dora Baltea’ con l’importante sponsor C.V.A. si possono dire soddisfatti dell’esito della loro manifestazione supportata da una bella giornata. Ha fatto seguito la premiazione nell’ampio locale del parcheggio coperto, dove i cuochi della Pro Loco di Pont Saint Martin avevano preparato le tavolate per il pranzo e poi, a seguire, la grande castagnata classica per Ivery.
(a cura di Luigi Perosino)
* i risultati * * le fotografie *
autore: Hermes Perotto
Sanremo 21 ottobre. Daniele Vallino porta a termine i 50 chilometri della gara; ecco il suo commento: "Non importa che il tempo non sia proprio bello; l'obiettivo non era fare tempo, ma correre quanto più possibile della gara in autonomia.
Ho concluso la gara senza mai mangiare e quasi senza bere, dopo essere partito senza aver fatto colazione. Quando anche quel poco di glicogeno che rimane si esaurisce (mi è successo tra 35 e 40 km) corri solo più a grassi. Penso che sia una delle sensazioni più spiacevoli che si possano provare nell'atletica: correre con fatica e a basso rendimento. In ogni caso, la ritengo una buona prestazione in vista del debutto sui 100, con buona probabilità a fine marzo in Sicilia. Lì dovrò certo mangiare, ma almeno sarò più preparato per viaggiare a grassi. Ora ricomincia il lavoro invernale, ripetute brevi ecc... Ci vedremo spesso!"
a cura di Forrest Zamp
autore: Hermes Perotto
Donnas 28 ottobre. È senza dubbio il modo migliore per concludere una stagione su pista particolarmente lunga e impegnativa: una festa per piccoli e grandi senza lo stress del risultato, ma con l'unico obiettivo di passare un pomeriggio tutti insieme a divertirsi.
Un grazie a tutti gli amici che sono stati con noi quest'oggi: ai portacolori dell'Atletica Arcobaleno Savona, ai giovani e giovanissimi dell'Atletica Rivarolo e dell'Atletica Volpiano e, naturalmente ai numerosi rappresentanti dell'Atletica Ivrea e dell'Atletica Canavesana.
E un doveroso grazie anche ai nostri atleti che, all'insegna dello spasso, sono stati presenti sulla pista del Crestella.
Poi, per non dimenticare nessuno, un bel grazie a tutti coloro che ci hanno dato una mano nell'organizzazione.
I risultati non sono certamente importanti, ma chi è curioso li può trovare sul sito, nella relativa sezione.
Ci limiteremo qui a citare i nostri atleti presenti: (categoria Folletti) Soraya Paganone, Corinne Challancin, Benedetta Ammoni, Martina Bottan, Alice Challancin, Valentina Bretto, Beatrice Bastrentaz, Desirée Rado, Gabriel Pitti e Jean Marc Bastrentaz; (categoria Spiriti) Carol Peretto, Erika Nones, Raissa Paganone, Claire Challancin, Roberto Ravo, Gabriele Bastrentaz, Didier Chappoz, Emil Chappoz e Andrea Rado; (categoria Streghe) Alessandra Ammoni, Anna Covolo, Alessia Annovazzi e Matilde Beuchod; (categoria Maghi) Jean Chappoz e Simone Bottan; (categoria Fantasme e Fantasmi) Elisa Balagna, Federico Girodo, Stefano Cresto e Soufiane Boukhlik. Tutti bravissimi e simpaticissimi.
*** i risultati *** le fotografie ***
autore: Hermes Perotto
Pont-Saint-Martin 29 ottobre. Il prossimo fine settimana una nostra Delegazione sarà impegnata a Bilbao (Paesi Baschi – Spagna) per presentare, nel corso dell’annuale congresso E.A.P. (Europe Athlétisme Promotion), la 5ª edizione internazionale del Meeting di atletica leggera Via col… Vento che avrà luogo domenica 13 luglio 2008 e che, nell’intendimento degli organizzatori, vorrebbe essere anche il prossimo anno l’evento di maggior rilievo in ambito regionale per ciò che concerne l’atletica leggera..
Sarà l’occasione per sottolineare, in ambito europeo, l'evoluzione di questa manifestazione che è cresciuta esponenzialmente in questi 4 ultimi anni e che è arrivata, nella speciale classifica redatta in base alle migliori 72 prestazioni registrate nel corso dell’evento, alla 7ª posizione fra i 14 meeting che fanno parte del circuito.
Per l’occasione è stato predisposto un CD che contiene fotografie e filmati dell’edizione 2007, verranno inoltre distribuite delle cartoline create appositamente con le più significative immagini e sarà diffuso ai presenti materiale turistico-pubblicitario della nostra zona.
A nome delle Amministrazioni comunali di Donnas e Pont-Saint-Martin verranno consegnati dei gagliardetti ricordo alla rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Bilbao.
autore: Hermes Perotto
New York 4 novembre. Con il tempo di 2.37.17 che costituisce una delle sue migliori performance, Marco Betassa ha ottenuto un brillante 67° posto assoluto in una delle maratone più importanti del panorama mondiale. Alla partenza da Pont-Saint-Martin il nostro atleta nutriva forti dubbi di riuscire a portare a termine la competizione, a causa di una fastidiosa contrattura che lo aveva colpito proprio pochi giorni prima. Poi però l'incidente si è risolto e Marco ha ancora una volta saputo 'estrarre dal proprio cilindro' una prestazione di ottimo livello che lo vede ottenere la nona posizione fra gli atleti italiani in gara.
*** vedi le immagini ***
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
autore: Hermes Perotto
Donnas 22 dicembre. L'oratorio interparrocchiale 'Giovanni Paolo II' di Donnas ha ospitato l'edizione numero 30 della tradizionale Festa dell'Atletica Pont Donnas. Alla presenza del primo cittadino di Pont-Saint-Martin, sig. Alberto Cretaz, del consigliere comunale di Donnas Stefania Paoloni e del presidente del Comitato Fidal Valle d'Aosta Eddy Ottoz, il presidente Riccardo Caldara e il d.g. Hermes Perotto hanno brevemente ricordato, nei rispettivi interventi, i trent'anni di attività del nostro sodalizio lasciando poi alle immagini e ai filmati predisposti con la consueta perizia da Cristina Ratto il compito di 'raccontare' questi primi trent'anni di successi e di soddisfazioni.
Dopo una breve parentesi dedicata ad un'iniziativa promossa dai rappresentanti regionali di Amnesty International per sollecitare la Repubblica Popolare Cinese, organizzatrice del prossimo evento olimpico, ad abolire la pena di morte e a attuare precise riforme per il riconoscimento dei diritti civili, il pomeriggio è proseguito con al proiezione del filmato realizzato in occasione del meeting internazionale "Via col... Vento", manifestazione che rappresenta il 'fiore all'occhiello' dell'intensa attività organizzativa della società.
Ampio spazio è stato poi dedicato all'attualità, prima con la consegna di premi e riconoscimenti ai protagonisti, piccoli e grandi, della stagione 2007 che si sono avvicendati sul palco per ricevere i meritati applausi e, successivamente, con un altro simpatico filmato che ha narrato la pagina più recente della storia del club.
La consueta ottima cena sociale preparata dallo chef Maurizio e una divertente serata trascorsa in amicizia hanno concluso i festeggiamenti e i saluti di chiusura sono stati l'occasione per lo scambio degli auguri in vista delle prossime festività.
*** vedi le fotografie ***
autore: Hermes Perotto