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Ancona 18 marzo. Partecipare ai Campionati italiani assoluti è il sogno di molti atleti e, a volte, il coronamento di un’intera carriera sportiva. Riuscire ad arrivarci a 18 anni è sicuramente un grande risultato.
L’esperienza vissuta da Corinne Challancin è stata straordinaria perché ha proiettato la nostra atleta in una dimensione completamente diversa da quella abituale; innanzitutto le avversarie, atlete forti ed esperte che ‘monopolizzano’ l’attenzione e che, in pedana, denotano una grande sicurezza; poi l’ambiente, rappresentato dal pubblico, dai tecnici a bordo pedana, dai ‘nomi’ importanti presenti in campo nelle varie specialità.
Tutto questo, per una ‘ragazzina’ diciottenne, sicuramente non permette di affrontare la gara con tranquillità.
Infine, ti trovi per la prima volta a dover saltare da una pedana posta ben due metri più lontana da quella sulla quale hai gareggiato e ti sei allenata finora.
Metti insieme tutte queste cose e ci aggiungi l’emozione dell’esordio ai massimi livelli nazionali e ne potrebbe venir fuori un disastro.
Invece Corinne è stata brava ed è andata, ancora una volta, oltre i 12 metri, portando a casa un undicesimo posto conclusivo che è senza dubbio molto soddisfacente.
Sicuramente ha acquisito la consapevolezza di poter fare meglio e non tarderà a dimostrarlo in futuro.
Ora l’attende un altro bel momento sportivo da vivere con grande intensità: la partecipazione, in maglia azzurra, all’incontro internazionale con le pari età di Francia, Germania che si svolgerà nella città francese di Nantes il 3 marzo.
E siamo solo a febbraio…
autore: Hermes Perotto