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Saint-Vincent 17 ottobre. Daniele Vallino ci teneva in particolar modo a partecipare alla 100 km Torino Saint-Vincent, riproposta quest'anno in una veste ufficiale con percorso omologato e valido per le graduatorie nazionali. La sua è stata una gara positiva conclusa poco sopra le 7 ore. Lasciamo alle sue parole la cronaca della gara.
Al di là dei "miseri" 488 pt. corrispondenti al risultato, sono
soddisfatto
della gara. D'altra parte aveva un dislivello positivo di 970 m!
Ringrazio Silvia e i suoi, che hanno svolto il servizio da ammiraglia in modo
eccellente, sempre puntuali con cambi di maglia, occhiali, luci frontali,
asciugamani, ...
Ho condotto la gara come volevo, viaggiando già dall'inizio su ritmi che mi facessero consumare soprattutto grassi (nell'ultra è fondamentale, in quanto durante la corsa non riesci a riempire le scorte di glicogeno del fegato, una volta vuote). E la tentazione di accelerare è forte, quando pensi "sto correndo a velocità da nonno...". Stavolta ho vinto la tentazione, e sono arrivato con il corpo e la testa giusta al fatidico cartello dei 42,195 km, col pensiero "ok, abbiamo finito il riscaldamento".
Infatti nella salita di Alice ho guadagnato posizioni, e poi ho ripreso quasi con lo stesso ritmo iniziale. Ero proiettato verso un 9h40', che su quel percorso sarebbe stato super. Solo a Bard (poco prima del km 80) ho avuto un po' di crisi, superata fortunatamente al ristoro del km 85. Dove non possono + le gambe...
Mi sono tolto l'ultima soddisfazione correndo lungo la Mongiovetta, dove
ho
guadagnato l'ultima posizione, per poi chiudere in progressione fino
all'arrivo.
Che posso dire? Un bel finale di stagione; per la prossima, cercheremo di mettere a punto la gestione degli ultimi km, inserendo qualche lunghissimo e qualche allenamento a vuoto in più, e limitando le gare-obiettivo a un paio di 100km, trattando le altre solo come allenamento.
autore: Cristina Ratto