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Donnas 13 marzo. Sono passati solo tre giorni, ma sembrano molti di più. Tre giorni di libertà condizionata, rinunciando a tutte quelle abitudini che, a volte, ci sembravano anche un po’ noiose e ripetitive e che, ora, ci appaiono così importanti.
Per me che, alle cinque del pomeriggio, mi preparavo per ‘andare al campo’, devo rinunciare ad una abitudine che, forse, era diventata un rito. Incontrare i vari gruppi che si accingevano ad iniziare l’allenamento, scambiare qualche parola con i vari allenatori, qualche battuta scherzosa con i ragazzi e poi vederli faticare sorridendo oppure scherzare fra di loro mentre – più o meno convinti – cercavano di mettere in pratica gli insegnamenti loro impartiti, era un momento estremamente piacevole che mi manca veramente molto.
Mi auguro che tutti i ragazzi e i loro tecnici stiano bene, così come anche tutti i loro familiari. Mi auguro che tutto questo passi il più in fretta possibile e che si ritorni alla normalità. È sicuramente un’esperienza di vita, un’esperienza di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma tant’è… ci stiamo passando e dobbiamo cercare di cogliere tutto quello che di positivo ci può essere: riscoprire e rendersi conto del valore dell’amicizia, della collaborazione, dell’affiatamento, della stima, della necessità di crescere ed imparare. L’importanza di tutte quelle cose che riteniamo ovvie e normali e di cui non sappiamo sempre cogliere la loro eccezionale valenza.
Cerchiamo di venirne fuori nel miglior modo possibile, innanzitutto con la salute e poi con una sempre maggior consapevolezza di quelli che sono i veri valori della nostra esistenza.
Hermes
autore: Hermes Perotto