Edizione 2001
Sommario:
Marcia che passione (Jean-Pierre Bovo)
La mia specialità preferita (Andrea
Servalli)
Mi piacerebbe diventare... (Manuel
Challancin)
Disse il saggio (Francesco Perrucchione)
Il mio allenatore (Stefano Cresto)
La mia specialità preferita (Julien Pramotton)
Riceviamo e pubblichiamo (Nicole Navillod)
Il mio primo anno da atleta
(Christian Bordet)
La gita migliore: Gardaland (Nicola
Gianotti)
La trasferta a La Spezia (Cristina Bertino)
Sci e atletica: questo è il
dilemma (Marie-Thérèse Cout)
Il criterium cadetti (Stefano Peretto)
I miei sogni per il 2002 (Valérie
Pramotton)
Il mio sogno nel cassetto (Susanna Vicenzi)
L'angolo delle caricature (Emile Rat)
LA
MARCIA CHE PASSIONE
Mi
chiamo Jean-Pierre ed è praticamente un anno che pratico la marcia come
specialità preferita.
Una specialità molto difficile, una
delle poche dove si hanno regole nei movimenti. Voi vi chiederete perché
proprio codesta specialità.
Tutto
incominciò un po' di anni fa quando ero attaccato alla tele a vedere le
olimpiadi fino a quando mio padre esultò e continuò a dire "Bravo!!
Bravo!! Lo vedi quello Jean-Pierre era mio vicino di banco a scuola"… ed
ho passato tutta la giornata a provare la marcia. Poi un bel giorno alle
noiosissime gare di Aosta c'era come ultima specialità la marcia ed è
andata molto bene: sono arrivato 1° su 6. Ci sono state poi altre gare che non
sono andate per niente male ma la più simpatica è stata quella di Celle
Ligure:
eravamo appena arrivati nello stadio di
Celle, sono andato subito a cambiarmi perché la marcia era la prima
specialità. Mi ero preparato, allenato ed ero pronto per correre o meglio
marciare.
Eravamo
in due maschi e il podio era assicurato ma volevo fare una bella gara quando
Cristina mi diede una brutta
notizia: l'avversario aveva un personale che superava il mio persino
di
20 secondi (Buuuu!).
Appena
partiti ero davanti a tutti, questa posizione
però durò poco perché arrivò una delle due femmine che mi superò.
Poi
dopo un giro arrivò il maschio che mi sorpassò di brutto dicendomi
"Adesso vedi!" e allora mi sono incazzato e ho cercato di stargli
dietro per tutti i 5 giri. Quando
eravamo a metà dell'ultima curva mi tolsi il cappellino (e quando me lo tolsi
il telecronista disse "Bovo si è tolto il cappellino e… ) e poi lo
superai, ma non gli dissi niente ero troppo impegnato per la fine della gara, e
scattai verso il traguardo arrivando primo, ero così felice che avrei voluto
prendere una bandiera con su lo stemma di ponte e fare un giro per tutto il
campo. Sogni che si avvereranno alle olimpiadi ma con la bandiera d'Italia
parola di Bovo.
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La
mia specialità preferita è il salto in lungo, perché secondo me è anche
quella per cui sono portato maggiormente e quindi mi permette, e spero che mi
permetterà, di ottenere i risultati migliori.
Il salto in lungo è un misto di attività: devi correre più veloce che puoi,
mentre prendi la rincorsa e saltare, prima di arrivare alla sabbiera e...
sperare di non impantanarsi nella sabbia.
Andrea Servalli
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Mi piacerebbe diventare...
Ciao,
io mi chiamo Manuel Challancin e faccio atletica da circa tre anni; a me
piacerebbe diventare un grande atleta, cioé uno che andrà ai mondiali e vorrei
fare tutte le specialità: salto in alto e in lungo; peso, vortex e giavellotto;
hs e corsa, però non farei mai la marcia!!!
Se riuscirò a vincere una certa parte
di queste attività vuol dire certamente che sono forte e quando vincerò tutte
le attività sarò imbattibile.
Ecco ora vi ho descritto cosa vorrei diventare.
A chi legge questa pagina
Venite ad iscrivervi ad atletica è un consiglio che vi dò personalmente.
Manuel
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DISSE
IL SAGGIO
…
(Francesco
Perrucchione anche detto “Cecco”):
Io sogno di diventare un campione dei 60 metri o del giavellotto.
Il saggio disse anche.
Attivi
e vitali!!!
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Ciao
a tutti! Il mio allenatore di atletica Simone è molto bravo, simpatico e
divertente ma se non ci comportiamo bene diventa un po’ severo e per punizione
ci fa fare una serie di allungamenti.
Peccato che a noi non piacciono proprio per niente!
L’allenamento a cui ci sottopone è molto rigoroso e tecnico… tutta questa
fatica “piacevole” per arrivare un giorno ad ottenere risultati sempre
migliori e anche a più alti livelli… proprio come lui. Infatti il nostro
super Simone oltre ad essere un bravo allenatore è anche un ottimo atleta e io
spero di diventare in gamba come lui, anzi di più e il merito sarà per la gran
parte suo. Grazie Simone!
By Stefano
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LA
MIA SPECIALITA’ PREFERITA
Ciao
a tutti!!!!
sono Julien, ho 11 e quest'anno sarò "novello" nella categoria
Ragazzi.
Piano piano, a passi da formica, si sta avvicinando il momento della
scelta. ..quale sarà la mai specialità preferita????
Per adesso non mi distinguo particolarmente in nessuna, anche perché non
potendoci allenare in un vero campo molte specialità le possiamo solo praticare
e esperimentare nel momento delle gare. Quindi è proprio una domanda difficile
alla quale rispondere!!!! Se posso esprimere un desiderio...: non vedo l'ora che
arrivi la primavera così magari potrò andare al campo e..... provare dal vero
tutte le specialità e finalmente saltare, come piace a me!!!! In una vera
buca!!!! Julien
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Riceviamo
e pubblichiamo:
IL
MIO PRIMO ANNO DA "ATLETA".
All'inizio non ero molto convinto di essermi iscritto ad un corso di atletica,
ma su insistenza di molti dei miei compagni di scuola che ogni giorno mi
chiedevano di partecipare a quell'attività "così divertente e
spassosa", mi sono convinto ed eccomi qua.
Un pomeriggio andai, per curiosità, a uno di questi "famosissimi
allenamenti" per vedere se questo sport mi sarebbe piaciuto.
All'inizio ero un po' titubante e spaesato ma comunque tutti mi accolsero bene,
anche i ragazzi che non avevo mai visto.
Con il passare dei mesi, con la partecipazione agli allenamenti ed alle gare, mi
è piaciuto e mi sono appassionato sempre più.
Anche la partecipazione alle... magnifiche gare ed alle trasferte fatte nel
corso dell'anno passato, mi hanno invogliato maggiormente a questa attività.
Ora partecipo con continuità e con regolarità, credo e spero di poter
proseguire a parteciparvi per molto tempo.
Agli allenamenti siamo tutti un po' "agitati o casinisti", ma i nostri
allenatori (Cristina e Perotto) sono "pazienti" (specialmente
quest'ultimo soprannominato Doc!); comunque spero che faremo delle belle gare,
con buoni risultati e trasferte divertenti come quest'anno al campeggio in
Liguria.
Detto tra noi, a me interessa divertirmi, poi se arrivano subito dei buoni
risultati meglio, altrimenti, la cosa importante è partecipare maggiormente e
ripromettermi di migliorare i miei risultati nelle prossime gare impegnandomi
maggiormente degli allenamenti.
Christian Bordet
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LA
GITA MIGLIORE: GARDALAND!
La
gita che preferisco è quella a Gardaland, perché non ci abbiamo messo troppo
tempo per arrivarci, siamo stati tutti insieme e ci siamo divertiti molto.
Io ho messo a dura prova i miei nervi andando sulle montagne russe, facendo lo
Space Vertigo e il Blu Tornado.
È stato bello passare una giornata diversa con gli amici dell’atletica.
I nostri allenamenti in palestra ci sono stati molto utili perché “abbiamo
fatto kilometri” andando sempre su e giù per il parco.
Spero che rifaremo una gita simile nel prossimo 2002.
Ciao a tutti gli amici dell’Atletica.
Nicola Gianotti
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LA
TRASFERTA DI LA SPEZIA
Durante l’estate siamo andati in
trasferta a La
Spezia per un meeting di atletica leggera. Siamo partiti da Pont in mattinata
siamo arrivati a destinazione nel primo pomeriggio dopo aver lungamente cercato
il campeggio segnalato da Perotto. Seguendo le indicazioni siamo finiti in un
camping che dire obbrobrioso è davvero poco. Oltre alla gara che aveva un
importanza per me marginale in quanto ero afflitta dai miei soliti dolori alle
ginocchia, mi sono divertita molto: una sera mentre mangiavo l’anguria davanti
alle tende con Francesco, Emile, Nicole, Christian, Susy, Christian 2, Ivan,
Stefania, Nicolò e Cristina, è iniziata la gara di barzellette e vi lascio
immaginare il genere!!
E’
stata anche una trasferta molto turistica in quanto abbiamo visto alcune
località limitrofe a La Spezia, in particolare mi sono piaciute Porto Venere e
Lerici dove abbiamo festeggiato il compleanno di Susanna!!
Cristina Bertino
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SCI
E ATLETICA:QUESTO E’ IL DILEMMA
CIAO!!!
Ho
14 anni e sono due anni che pratico atletica.
Quest'anno non mi avete vista alle competizioni perché gareggiando con gli sci
ai Campionati Valdostani sono caduta e ho rotto i legamenti crociati del
ginocchio.
Trascorsi quattro lunghi e dolorosi mesi dall'intervento Cristina e Hermes si
sono divertiti a farmi soffrire nella riabilitazione. L'atletica e lo sci sono
due sport che vanno abbastanza d'accordo infatti faccio atletica quando finisce
la stagione sciistica così mi mantengo in forma e mi diverto.
In inverno invece vado in prevalenza a sciare e di tanto in quanto pratico
atletica.
Sperando che la sfiga mi abbandoni ci vediamo alle prossime gare!!
E un vero dilemma scegliere tra lo sci e l'atletica! Che dilemma! Sci o
Atletica???!!
Grazie Cristina e Hermes !!!!!!
Ciao by Mary
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IL
CRITERIUM CADETTI
Sono Stefano Peretto, il famoso
lanciatore, e quest’anno per la prima volta nella mia carriera di atleta ho
partecipato ad una competizione nazionale.
La
cosa era già esaltante in partenza perché bisognava andare ad Isernia e questo
comportava ben 3 giorni di assenza da scuola: grande!!
Comunque, tornando a noi, io ed i miei
compagni d’avventura, accompagnati dalla mitica Cristina, siamo partiti e dopo
un viaggio interminabile eccoci sul posto; dopo un meritato riposo al mattino
presto (ore 8:00) sono sul campo di battaglia pronto a dimostrare al resto
d’Italia chi siamo noi!
La
voglia di farli neri era tanta, ma si sa che tra il dire e il fare …. Così mi
sono dovuto accontentare di un sudatissimo 17° posto: pazienza, se arrivavo
ultimo era peggio.
Questa
esperienza mi è piaciuta molto perché mi ha permesso di entrare in un ambiente
diverso dal mio e mi ha fatto sentire per un momento parte di qualcosa
d’importante grazie ad un gesto compiuto da me.
Stefano Peretto
I MIEI SOGNI PER IL 2002
CIAO
CIAO ...,
sono
Valérie, beh diciamo che ormai già mi conoscete visto che è da un po' che
scrivo per questo giornalino!!! Dalla redazione quest'anno mi
è stato detto di scrivere un articolo riguardante i miei sogni per il 2002.
Ah... Che razza di titolo!!! Non so se credono che un articolo del genere mi
stia in una pagina. ..Vabbè proverò a scrivere solo uno dei miei tanti
desideri. Se dovessi fare una
classifica al primo posto ci sarebbe sicuramente IL MINIMO PER GLI ITALIANI nei
400m. o nei 400hs., questo posso dire che sia proprio il mio grande sogno nel
cassetto che cresce di giorno in giorno. Dopo ogni allenamento alla sera prima
di dormire penso: "... chissà che dopo tutti questi sforzi e sacrifici non
sia la volta buona di fare un risultato un po' decente!!!!! ...", poi più
modestamente mi ricredo" sarà il mio primo anno da allieva, è la prima
volta che faccio un allenamento serio " però si sa la speranza è l'ultima
a morire!!!! Di sogni ne avrei tanti altri ma non voglio rubare troppo spazio al
giornalino e troppo tempo a chi legge. Visto che sarà l'ultima volta che scrivo
volevo porre a tutti quanti un mega CIAOOO e ringraziarvi tutti, un particolare
ringraziamento va al mio caro allenatore che è costretto a sopportarmi ogni
giorno (anche a scuola...).Grazie a tutti!!!!
Valérie
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UN
SOGNO NEL CASSETTO
Il
sogno è l’unica occasione per evadere dalla realtà, per uscire dai problemi
della vita. Ogni persona ha diversi sogni, non si possono screditare pensando di
non far del male. I bambini riescono ad esprimere i propri sogni e desideri
perché sono ancora fiduciosi del futuro che li attende e hanno fiducia nel
mondo, mentre crescendo si rendono conto che nella vita la società in cui
vivono valorizza l’importanza di sognare che per me è fondamentale.
Il mio sogno più ricorrente è quello di arrivare alle Olimpiadi e di salire
sul podio con la medaglia d’oro vicino al cuore con l’inno italiano di
sottofondo. Forse è solo un desiderio crudele e impossibile da realizzare, il
mio giavellotto non sfiorerà mai la linea della vittoria. Ogni atleta spera
nell’oro olimpico, ma non tutti ci riescono, ma non per questo si arrendono.
Tutte le volte che un italiano vince le Olimpiadi è una mia vittoria personale!
“CHI SMETTE DI SOGNARE MUORE OGNI GIORNO UN PO’”
Susy
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L'ANGOLO
DELLE CARICATURE
by Emile "Forattini" Rat
dicono
che alleno ma non mi alleno. ah si? guardate un po’ qua.
CARATTERISTICHE:
FORTE
EX ATLETA, SEVERISSIMA SIA NELLE GARE SIA DURANTE L’ALLENAMENTO, PRETENDE
GRANDI PRESTAZIONI DAI GIOVANI CHE ALLENA, OTTENUTE GRAZIE ALLA SUA FERREA
TECNICA DI INSEGNAMENTO
IVAN
altrimenti detto “CAPO”
EGREGIO
PROFESSOR
HERMES PEROTTO IO? FUMARE?
MAI!!!!
CARATTERISTICHE: FIERO ALLENATORE SUI 90 ANNI, NUTRE UN AFFETTO PARTICOLARE
VERSO I SUOI ATLETI
ILLUSTRE
SIGNOR MACARIO
IO
ALZO LE MANI? DOVETE AVER INCONTRATO UN MIO SOSIA
CARATTERISTICHE:
BUONO
COME IL PANE, È MOLTO PROTETTIVO VERSO GLI ATLETI E SI SCHIERA SOLIDAMENTE
CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA. PURTROPPO, ESSENDO LA SUA BONTÀ INFINITA, LA
CONFUSIONE ALBERGA OVUNQUE, OGNIQUALVOLTA EGLI È PRESENTE
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