Edizione 2000
SOMMARIO
Presentazione
Il mio primo anno da atleta
I Criterium di Valérie
Sfigati si nasce e si diventa
Sognando le Olimpiadi
La mia specialità
La dieta del perfetto atleta
Reportage da Montecarlo
Intervista a Cristina
Siamo giunti al quarto numero del nostro
giornalino e devo dire che a partire dal 1996, anno di prima pubblicazione, le
sue pagine sono costantemente aumentate per dare sempre più spazio ai nostri
giovani atleti.
Sì ragazzi, siete sempre più numerosi e questo non ci può fare che piacere
perché con voi la nostra e vostra società sta crescendo sia nei numeri, ma
soprattutto in qualità.
Prova ne sia che dal nostro vivaio sono usciti atleti e atlete che si sono
confermati ai vertici nazionali dell’atletica leggera!
Esagerata!!! direte voi, invece no. Grazie anche ai nostri tecnici che vi
seguono sempre con passione e soprattutto con tanta pazienza già quest’anno
abbiamo raccolto i primi frutti di tanto lavoro fatto con il settore giovanile
dell’Atl. Carlo Viola.
La prova sono le medaglie vinte e i piazzamenti ottenuti ai Campionati Italiani
Allieve dalle atlete del Pont Donnas che fino ad un anno fa facevano parte della
Carlo Viola.
Questi risultati ci inorgogliscono e ci stimolano a dare sempre di più perché
ciascuno di voi è un “piccolo campione” che deve essere scoperto e non
importa se non vincerà mai una medaglia perché la vittoria più bella è
quella di crescere sani e allegri praticando lo sport più bello del mondo: L’ATLETICA.
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Il mio primo anno da atleta.
Io sono Stefano e faccio parte di questa squadra di atletica da quasi un anno. Qui ho trovato un ambiente piacevole e numerosi amici e questo mi aiuta ad affrontare i duri allenamenti imposti dai nostri due allenatori “negrieri”. Nel corso di questo anno ho anche partecipato ad alcune gare sul cui risultato è meglio sorvolare, ma siccome si dice che l’importante è partecipare, penso proprio che continuerò ad andarci.
Con questo stato d’animo mi preparo ad affrontare un altro anno di fatica.
Stefano PERETTO
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I Criterium di Valérie.
A partire dalla stagione 1999/2000 faccio parte della categoria Cadette. Essendomi qualificata ho potuto partecipare ai campionati italiani di cross e al criterium su pista.
Nonostante siano entrambe manifestazioni con grande partecipazione di concorrenti ho riscontato differenze sia a livello organizzativo che di risultati. In nessuna delle due gare mi sono distinta ma i campionati di cross (Massa) sono stati una vera delusione: avevo una paura … dopo la partenza (stile box per cavalli), tutte le concorrenti sono partite come razzi (stile 200 m) e io mi sono sentita schiacciare, poi come una deficiente, passati 600 m, mi fermo… la rabbia si è fatta sentire e ho iniziato a piangere, ma ormai era troppo tardi, avevo sbagliato e ancora mi pento.
Al contrario al Criterium (Fano) ho cercato di essere più calma (impresa quasi impossibile): al mattino prima delle gare ho fatto con Susy riscaldamento lungo le scale dell’hotel, poi al momento della gara la tensione è salita e mi sembrava quasi impossibile balzare, mi sentivo pesante… erano le 16 e con un ritardo di circa 1h la gara inizia e nonostante staccassi 30 cm prima della pedana in buca ci sono arrivata.
Partecipare a queste gare, oltre ad imparare a competere con altre concorrenti (in Valle ho sempre gareggiato da sola) con un livello sicuramente diverso dal proprio, ti permette di conoscere nuove persone e fare nuove amicizie.
Valérie PRAMOTTON
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Sfigati si nasce e si diventa.
Buona sera a tutti i partecipanti di questa manifestazione. Prima di iniziare questo piccolo temino richiesto dalla mia ammirevole allenatrice, mi presento: sono l'attuale presentatrice di quest'anno, mi chiamo Susanna
Vicenzi, soprannominata dai miei amici e compagni d'atletica "la sfigata".
Ora vi racconterò il perché di questo soprannome e poi sarà a voi giudicare se è meritato.
Tutto ebbe inizio quando, per cause ancora sconosciute, incominciai ad avere problemi con le ginocchia e con questi problemi molto fastidiosi riuscii ugualmente a proseguire la mia vita di atleta anche se mi rimase un certo attrito verso una mia amica che mi rubò (con merito) il titolo di “Campionessa Regionale". In seguito, il male alle caviglie mi accompagnò per molto tempo, ma per mia fortuna terminò quando per mia sfiga caddi dalla mia moto da cross ed incominciò il vero e proprio dolore fisico, ma soprattutto morale dato che capii che con quella caduta mi sarei rovinata quel poco orgoglio che avevo del mio fisico, infatti porto ancora il ricordo ed il rancore per le curve, questo sentimento lo ritrovo ogni volta che guardo la cicatrice. Dopo due mesi di riposo ritrovai la capacità di camminare e anche di ricominciare tutto da capo. Ma una caduta in bici fermò ogni mio progetto. Sono seguiti quattro mesi di allenamento con impegno e voglia, ma le scale mi hanno creato alcuni disagi infatti ho nuovamente smesso di correre ma riuscirò a superare questa situazione.
Comunque queste sono le cadute più importanti fino ai quattordici anni di vita, le altre non ho potuto raccontarle perché ci avrei messo vent'anni.
Ora vi lascio giudicare se sono una sfigata e se devo andare a Lourdes come mi suggeriscono i miei genitori, i miei amici, la mia allenatrice.
SONO UNA SFIGATA?
Susy VICENZI
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Sognando le Olimpiadi.
Sono appena entrato nello stadio e mancano pochi minuti alla partenza per la gara olimpica dei 20 km. di marcia. Sono molto emozionato ma anche concentrato: mi sono preparato molto bene da tanti anni e conosco anche gli avversari coi quali mi sono già misurato parecchie volte. Contano molto su di me perché sono l'italiano che ha avuto i migliori risultati e questa è una grande responsabilità. Ma quando partirò penserò solo a marciare bene e a vincere come nel lontano 1980 a Mosca fece il mio idolo Maurizio
Damilano, compaesano di mio papà e compagno di scuola. La mia passione per la marcia è nata da bambino quando avevo 12 anni circa… Ma ecco che chiamano i concorrenti per controllare i numeri, mi preparo alla partenza… Via… siamo partiti! Abbiamo appena lasciato la pista dello stadio e siamo entrati in città: Roma! Anche per questo voglio vincere siamo in Italia. Ho superato quasi tutti gli atleti che mi precedevano, siamo rimasti in tre al 16° chilometro. Ho avuto solo una segnalazione per ora mentre i miei avversari ne hanno due. Sto entrando nello stadio e siamo rimasti in due, faccio uno sforzo e mi sento svenire… mi sveglio di soprassalto, sono tutto sudato! Che peccato era solo un sogno! Ma spero che un giorno si potrà realizzare.
Jean-Pierre BOVO
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La mia Specialità.
La mia specialità è il vortex. Questo è un oggetto di plastica fatto a forma di pesce. La specialità consiste nel lanciarlo il più lontano possibile e più lo si lancia forte più esso fischia; con questa specialità si ha poi la possibilità di imparare il giavellotto.
A me piace questa specialità perché è divertente e riesco ad ottenere buoni risultati.
By Mirko
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La dieta del perfetto atleta.
Per iniziare la colazione, elemento fondamentale per iniziare la giornata, con caffelatte e biscotti. Poi a scuola, durante gli intervalli merendina a base di patatine e anche
Twix. A pranzo un primo di pastasciutta, un secondo con carne bianca o rossa, qualche mela, un’arancia e per dessert gelato (se estate) o cioccolata (se inverno). Per merenda pane e nutella con aranciata. Infine a cena purea di patate e arrosto riccamente condito di sugo.
Emile RAT (dietologo di fiducia dell’Atl. Carlo Viola)
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Reportage da Montecarlo
Montecarlo: speriamo di tornarci il prossimo anno.
E’ stata un’esperienza indimenticabile in quanto la Costa azzurra è un luogo stupendo per il suo mare e la spiaggia pulita.
Le gare si sono svolte in maniera brillante, inoltre abbiamo conosciuto altri ragazzi (ad essere sincera abbiamo scambiato due parole soltanto con due ragazze italiane della Liguria), però la parte più bella della giornata è stata il viaggio di andata. Infatti abbiamo scherzato e deriso gli uni gli altri.
Il bello del nostro gruppo è che siamo molto, ma molto vivaci ed è per questo che gli allenatori (Cristina e Hermes) fanno a gara per allenarci o accompagnarci alle gare.
A proposito di Montecarlo provate a chiedere a Mirko cosa può succedere ad imitare Ace Ventura!!!!
Sono convinta che la gita di Montecarlo sarà la prima di una lunghissima serie.
Ciao a tutti, io mi diverto un mondo a far parte del vostro gruppo!
Luana CRETAZ
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Intervista immaginaria a Cristina.
Salve a tutti!! Oggi intervisteremo una delle pietre miliari dell’Atletica Carlo Viola … Cristina!!!
Cominciamo con una domanda facile:
(D) Cosa pensi dei tuoi allievi?
(R) "Sono veramente fantastici, diverranno certamente dei grandi atleti e non mi stupirei di vederli partecipare alle prossime Olimpiadi!! Allenarli è un vero piacere, mai una volta che li si debba rimproverare ne tanto meno ricorrere a delle minacce!"
(D) Quindi sono molto seri e professionali sia nella costanza che nell’impegno?
(R) "Certo! Per essere dei ragazzini sono dei veri professionisti, cercano sempre di dare il meglio di loro stessi, anche nei semplici allenamenti, si concentrano molto!!"
(D) Immagino questi allenamenti come momenti di massima concentrazione e di intenso silenzio!
(R) "Il silenzio è rigoroso, nessuno osa parlare!"
(D) Come allenatrice ti affezioni molto ai tuoi allievi?
(R) "E come non potrei, sono così adorabili: dei veri cucciolotti, così educati!!"
(D) Ti piace come mestiere?
(R) "E’ sempre stato il mio sogno fare l’allenatrice!"
(D) E per finire, un consiglio per chi vorrebbe seguire le tue orme.
(R) "Tanta passione, amore per l’atletica, voglia di sfondare in questo campo così ben retribuito!!"
A tutti i miei più sentiti auguri!!
Di Laura Rogliano
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